Il migliaccio napoletano è un dolce tipico del periodo di Carnevale, molto apprezzato per la sua consistenza morbida e cremosa e il profumo intenso di agrumi. Si tratta di una torta a base di semolino, ricotta, uova, latte e zucchero, arricchita da aromi. Le origini del migliaccio sono molto antiche e si intrecciano con la storia della gastronomia napoletana. Il termine “migliaccio” deriva dal miglio, un cereale che veniva utilizzato in passato per la preparazione di questo dolce. Nel corso del tempo, il miglio è stato sostituito dal semolino di grano duro, ma il nome e la tradizione sono rimasti gli stessi. Pur essendo un dolce tradizionale, il migliaccio si presta a diverse interpretazioni e innovazioni. Alcuni pasticceri, ad esempio, utilizzano altri tipi di farina o aggiungono ingredienti come cioccolato, frutta secca o spezie per personalizzare la ricetta. Il migliaccio è un dolce perfetto per la colazione, la merenda o come dessert a fine pasto.

Una variante povera della sfogliatella napoletana
Una torta di semolino con uova e ricotta (e profumata di scorza d’arancia e limone ma anche con cannella oppure di vaniglia): così ci appare oggi il migliaccio. Con quel gusto della farcia che ricorda quello di una crema vera e propria. E che grazie all’aggiunta della ricotta rimanda niente meno che alla sfogliatella. Basti pensare che nella Valle Caudina, tra le province di Avellino e Benevento, questo dolce del martedì grasso viene ancor oggi chiamato “sfogliata“. (fonte: www.gamberorosso.it)
Migliaccio tradizionale napoletano abbinamento vino
È il dolce di Carnevale, non solo a Napoli. Ma gli appassionati la mangiano tutto l’anno. Vediamo subito con quali vini abbinare il Migliaccio napoletano per esaltarne il gusto. Inoltre, sotto trovi anche la ricetta originale. La grande intesa, in generale, è con: 1) i passiti, 2) con i vini frizzanti dolci e aromatici, 3) oppure con quelli liquorosi.
Accoppiata regionale: Migliaccio abbinamento vino Lacryma Christi del Vesuvio liquoroso
Come dicevamo, il Migliaccio si abbina con i passiti, i vini frizzanti dolci e aromatici, oppure quelli liquorosi. Vediamo nello specifico le tipologie di vino consigliate dagli esperti. Cominciamo con le accoppiate regionali. Sicuramente da provare 1) il Lacryma Christi del Vesuvio liquoroso (una chicca difficile da trovare) o 2) il Passito di Falanghina.
Altri vini da tutta Italia e dall’Europa
L’Italia offre davvero tanta varietà in fatto di vini dolci, possiamo quindi scegliere il Moscato d’Asti del Piemonte, l’Alto Adige Gewürztraminer passito del Trentino Alto Adige, il Colli Orientali del Friuli Picolit del Friuli Venezia Giuglia, il Greco di Bianco passito della Calabria. I sommelier Fisar consigliano di abbinare il Migliaccio napoletano a l’Erbaluce di Caluso passito, il Moscadello di Montalcino della Toscana, il Passito di Pantelleria (trovi la nostra guida qui link) o un Marsala dalla Sicilia. Se volete un abbinamento internazionale provate con lo Sherry o il Tokaj Aszu 4 puttonyos ungherese.
6 ottimi vini da provare in abbinamento
- Friuli Venezia Giulia – Friuli Colli Orientali Picolit biologico (vitigno Picolit) prodotto dalla cantina Sara & Sara (Udine), prezzo medio 29 euro – 37,5 cl. È un grande vino da meditazione anche botritizzato in alcune annate. Accostamento poco tradizionale ma interessante quello con i formaggi piccanti. A questo link trovi il nostro articolo dedicato alla spiegazione sintetica e semplice di cosa sono i vini biologici.
- Piemonte – Caluso Passito (vitigno Erbaluce di Caluso) prodotto dalla cantina Ferrando di Ivrea (Torino), prezzo medio 27,50 euro – 37,5 cl. L’affinamento dura quattro anni, di cui almeno due in barrique. Ottimo accostato a pasticceria secca e formaggi erborinati, oppure semplicemente servito come vino da meditazione.
- Piemonte – Moscato d’Asti Sourgal (vitigno Moscato) prodotto dalla cantina Elio Perrone di Castiglione Tinella (Cuneo), prezzo medio 10 euro – 75 cl. Un Moscato elegante, che tipicamente si abbina alla pasticceria e alle feste, ma che può sorprendere con abbinamenti a merende salate composte da salumi nostrani, pane casereccio e quiche di verdure.
- Toscana – Moscadello di Montalcino frizzante (vitigno Moscato) prodotto dalla Tenuta il Poggione di Montalcino (Siena), prezzo medio 16 euro – 75 cl. Si tratta di un vino dolce frizzante, da presa di spuma naturale, caratterizzato da note floreali tipiche delle uve Moscato. Da abbinare a creme e pasticceria secca.
- Sicilia – Shamira Passito di Pantelleria (vitigno Zibibbo) prodotto dalla cantina Basile di Pantelleria (Trapani), prezzo medio 28 euro – 0,5 ml. Questo vino è stato decretato miglior vino eroico al mondo del 2022.
- Alto Adige – Nectaris Gewürztraminer Passito (vitigno Gewürztraminer) prodotto dalla cantina Eisacktaler Kellerei di Valle Isarco (Bolzano), prezzo medio 35 euro – 0,375 ml.
Ecco due ricette del Migliaccio Napoletano
La ricetta tradizionale del migliaccio prevede la preparazione di una crema di semolino con latte, burro e aromi, che viene poi mescolata con ricotta, uova e zucchero. L’impasto ottenuto viene versato in una tortiera e cotto in forno fino a quando non diventa dorato e compatto.
1 Ricetta tradizionale del Migliaccio napoletano
Semola di grano duro gr 250, Latte intero fresco litri 1, Acqua gr 250, Burro gr 100, Zucchero semolato gr 500, Ricotta tipo Roma gr 500, Uova 10, Limone fresco 1, Cedro candito gr 100, Sale un pizzico.
- Portare a bollore il latte, il burro e l’acqua insieme con un pizzico di sale.
- Versare a pioggia il semolino e rigirare continuamente nel tegame fino a cottura a fuoco meno che moderato.
- Il composto ottenuto deve staccarsi dalla parete del tegame.
- Coprire con un velo di zucchero per evitare si faccia la crosta e lasciare intiepidire.
- Poi versare lo zucchero rimanente.
- Mescolare.
- Poi la ricotta, mescolare.
- Poi le uova a parte sbattute in una ciotola.
- Amalgamare il composto.
- Infine unire, la buccia del limone grattugiata e il cedro a pezzettini.
- Versare in una tortiera per pastiera unta con il burro.
- In forno a 180 ° per un ora circa.
- Sulla crosta un velo di zucchero semolato.
- Si consuma tiepido, ma anche freddo. (fonte: www.lucianopignataro.it)
2 Ricetta tradizionale del Migliaccio napoletano per uno stampo da 24 cm di diametro
Semolino 200 g, Latte 500 g, Zucchero 250 g, Acqua 500 g, Ricotta vaccina 350 g, Uova (4 medie) 220 g, Burro 40 g, Scorza d’arancia 1, Baccello di vaniglia 1, Sale fino 1 pizzico.
- Per preparare il migliaccio, iniziate a cuocere il semolino.
- In un pentolino unite latte, acqua, sale, versate anche il burro;
- aggiungete ad ultimo la scorza d’arancia, quindi scaldate il tutto mescolando di tanto in tanto per favorire lo scioglimento del burro.
- Portate a bollore, poi rimuovete la sorza d’arancia e versate il semolino a pioggia mescolando continuamente con la frusta.
- Abbassate la fiamma al minimo, cuocete per circa 4-5 minuti, il tempo che ci vorrà perché il composto si addensi.
- Trasferitelo in una pirofila per lasciarlo intiepidire e nel frattempo preparate il resto dell’impasto: setacciate la ricotta per renderla morbida e cremosa, quindi prelevate i semi dal baccello di vaniglia, incidendolo per il lungo e raschiandone l’interno con la punta di un coltellino.
- In una terrina unite uova, i semini di vaniglia e lo zucchero, azionate poi le fruste per montate gli ingredienti fino ad ottenere una spuma chiara e omogenea. A questo punto incorporate poco alla volta la ricotta e infine il semolino, poco alla volta continuando a lavorare con le fruste. Terminate con l’impasto omogeneo, ben amalgamato e senza grumi.
- Imburrate e foderate con carta forno una tortiera da 24 cm di diametro, quindi versatevi il composto e livellatelo in superficie con una spatola4. Infornatelo in forno statico preriscaldato a 200° per 60 minuti (se dopo 40-50 minuti la superficie sarà ben colorita, coprite con un foglio di carta stagnola e proseguite la cottura). Il vostro migliaccio è pronto: prima di tagliarlo e servirlo lasciatelo raffreddare nella teglia, quindi sformatelo e spolverizzate la superficie con lo zucchero a velo a piacere. (link alla video ricetta di Giallo Zafferano: ricette.giallozafferano.it/Migliaccio.html)