77 Grandi Medaglie d’Oro e 221 Medaglie d’Oro assegnate tra gli oltre 1000 vini in concorso alla 33esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes 2025: è questo l’esito delle commissioni di degustazione riunitesi il 20 e 21 settembre 2025 a Sarre (Aosta). Per l’unico concorso enologico al mondo dedicato ai vini prodotti da viticoltura eroica, in forte pendenza o nelle piccole isole e organizzato annualmente da CERVIM – Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana. Il concorso seleziona i migliori vini frutto della viticoltura estrema con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni.
I vini ammessi al Mondial des Vins Extrêmes
Sono ammessi al concorso i vini a denominazione di origine (per i Paesi dell’Unione Europea v.q.p.r.d.) e i vini designati con indicazione geografica (secondo le norme internazionali per l’etichettatura dei vini adottate dall’Organisation Internazionale de la Vigne et du Vin nell’Assemblea del settembre 1988) prodotti da uve di vigneti che presentino almeno una delle seguenti difficoltà strutturali permanenti quali: l’altitudine, le pendenze, i sistemi viticoli su terrazze o gradoni e le viticolture delle piccole isole.
Il massimo riconoscimento: le Grandi Medaglie d’Oro 2025. Tutti i vini italiani regione per regione
Fra i vini italiani premiati le Grandi Medaglie d’Oro figurano: l’Alto Adige con il “Lagrein Gries Riserva ‘Anton’ 2022” di Tenuta Schmid Oberrautner (Bolzano); la Calabria con il “Santa Trada 2024” di Criserà (Reggio Calabria); la Campania con il “Ravello Bianco Selva delle Monache 2024” di Ettore Sammarco (Ravello, Salerno), il “Ravello Rosso Riserva 2021” di Cantine Marisa Cuomo (Furore, Salerno) e il “Coda di Volpe 2024” di Masseria Frattasi (Bonea, Benevento); la Liguria con il “Bàsura Obscura Metodo Classico 2019″ di Durin (Ortovero, Savona), l’”Ormeasco di Pornassio Superiore 2022” di Fontanacota (Pornassio, Imperia) e il “Vermentino ‘Cavagino’ 2024” di Lunae Bosoni (Luni, La Spezia); la Lombardia con il “Valtellina Superiore Inferno ‘Al Carmine’ Riserva 2019” di Caven (Teglio, Sondrio); il Molise con la “Tintilia del Molise ‘Herero.16’ 2021” di Herero (Campobasso); la Sicilia con il “Nero d’Altura 2022” di Lombardo Vini (Caltanissetta), lo “Zhabib 2024” e il “Grotta dell’Oro 2024” di Hibiscus (Ustica, Palermo), la “Nona Espressione 2022” di Pollastri (Isola di Vulcano, Messina) e il “Capriccio 600 2022” di Mimmo Paone (Torregrotta, Messina); la Toscana con il “Cybo 2022” di Vini Apuani (Carrara, Massa Carrara); il Trentino con il “Muller Thurgau 2024” e il “Solaris 2024” di Cantina Aldeno (Aldeno, Trento) e il “Pinot Nero ‘Pendici del Baldo’ 2022” di Mori Colli Zugna (Mori, Trento); la Valle d’Aosta con il “Chambave Muscat ‘Mines’ 2023” di La Crotta di Vegneron (Chambave, Aosta).
Le Medaglie d’Oro e i vini degli altri Paesi esteri premiati
Le Medaglie d’Oro hanno interessato tutte le regioni italiane di montagna e di viticoltura eroica, dall’Abruzzo con lo Chardonnay “Pe Nin Perde la Sumente Polegra 2023” di Cantina Sociale Orsogna, all’Alto Adige con i Sylvaner, Kerner, Riesling, Gewurztraminer, Moscato Rosa e Souvignier Gris, alla Calabria con etichette come “Armacia 2023”, “Metafore 2023” e “Pecorello Bianco 2024”, alla Campania con vini di Furore, Ravello, Tramonti, Ischia e Benevento, al Lazio con il bianco “Radix 2020” di Casale del Giglio, alla Liguria con Moscadello di Taggia, Vermentino e Ormeasco di Pornassio, alla Lombardia con Valtellina e Valcamonica, al Molise con la Tintilia, al Piemonte con Barbera, Moscato e Carema, alla Sardegna con Cannonau, Carignano e Mandrolisai, alla Sicilia con vini da Salina, Pantelleria, Monreale, Marsala, Bronte, San Cataldo ed Etna, alla Toscana con le produzioni dell’Elba e del Candia dei Colli Apuani, al Trentino con Riesling, Kerner, Pinot Nero e Muller Thurgau, alla Valle d’Aosta con Petite Arvine, Fumin, Chambave Muscat e Torrette, al Veneto con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, l’Amarone e il Soave. Fra i Paesi esteri premiati figurano Albania, Armenia, Argentina, Austria, Brasile, Capo Verde, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Macedonia del Nord, Portogallo, Spagna, Svizzera e Ucraina.
Mondial des Vins Extrêmes 2025: il vino con il miglior punteggio in assoluto
Accanto alle medaglie sono stati assegnati anche 17 Premi Speciali: il Gran Premio CERVIM e il Premio VINOFED al Dop Valle de Güímar Brumas de Ayosa Blanco Seco 2024 di SAT Viticultores Comarca de Güímar (Arafo, Tenerife), il vino che ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto e il miglior vino secco della competizione.
Gli altri Premi Speciali
Il Premio Speciale CERVIM è andato alle aziende vitivinicole Terres des Templiers (Banyuls Sur Mer, Pirenei Orientali), Weingut Reis – Feine Weine! (Briedel, Mosella), La Crotta di Vegneron Coop. Agricola (Chambave, Valle d’Aosta), SAT Viticultores Comarca de Güímar (Arafo, Tenerife) e Domaine Jean-René Germanier (Vetroz, Cantone Vallese). Si sono aggiudicati il Premio Eccellenza CERVIM l’AOP Banyuls Traditionnel Fauve 2014 di Terres des Templiers, il Moselgold Riesling Fruchtig Süß 2021 di Weingut Reis – Feine Weine!, il Calabria IGT Santa Trada 2024 di Casa Vinicola Criserà Srl, il Dop Valle de Güímar Brumas de Ayosa Tinto Joven 2024 di SAT Viticultores Comarca de Güímar e l’Aoc Valais Amigne de Vétroz Mitis 2022 di Domaine Jean-René Germanier. Il Premio CERVIM Futuro è stato assegnato a Federico Broglia, il miglior giovane viticoltore alla guida di Domaine Valleise (Arnad, Valle d’Aosta). Il Premio CERVIM Piccole Isole è andato all’IGT Terre Siciliane Grotta dell’Oro 2024 di Azienda Agricola Hibiscus (Ustica, Sicilia), il Premio Donna CERVIM a Maria Antonietta Melis che insieme alle sorelle Emanuela e Roberta conduce l’azienda Eminas SSA (Mamoiada, Sardegna), quindi il Premio CERVIM Originale al vino prodotto con uve di varietà a piede franco DOP Islas Canarias Conatvs Airam 2024 di Bodegas Conatvs (Lajares, Fuerteventura) e, infine, il Premio Mondial des Vins Extrêmes alle Isole Canarie, la zona viticola che ha partecipato con il maggior numero di referenze. A questo link trovate tutti i vini degli altri Paesi, premiati al concorso mondiale di vini estremi: www.mondialvinsextremes.com