Come servire il vino alla giusta temperatura in 2 step: tabella e termometro

A cose serve la tabella temperatura vini

La tabella temperatura vini è uno strumento utile per sapere qual è la temperatura di servizio: ossia i gradi ideali a cui servire il vino. La temperatura di servizio è quelle che maggiormente riesce a esaltare le qualità della bottiglia ed è spesso indicata sull’etichetta. Il range dei gradi va dai 6 ai 18/20. Una bella differenza! E c’è una motivazione… La temperatura condiziona la nostra percezione del gusto e dell’olfatto sia in senso positivo, che negativo (se è sbagliata). E questo discorso vale per ogni bevanda o alimento. Quindi, tende ad esaltare determinate caratteristiche del vino e ad attenuarne altre. Poi ti spiegherò nello specifico quali.

Cosa fare a livello pratico

Bastano due semplici step1) consultare una tabella di servizio (come quella riportata qui sotto) e 2) comprare un termometro da vino, ne esistono di vari modelli e prezzi a partire da circa 5 euro. E il gioco è fatto!

Tabella temperatura vino

Tabella temperatura vino rosso e tabella temperatura vino bianco

(È preferibile non discostarsi da queste temperature oltre 1 °C +/-)

Spumante temperatura dai 6 ai 10 gradi

Gli spumanti si gustano al meglio serviti freschi, per esaltarne l’acidità, dalla quale deriva un piacevole senso di freschezza in bocca. All’interno della tipologia vanno fatti degli importanti distinguo. Se si tratta di uno spumante Metodo Charmat o Martinotti come, ad esempio, la maggior parte dei Prosecco, data la loro semplicità la giusta temperatura di servizio è tra gli 6°C e gli 8°C. Invece, per quanto riguarda i Metodo classico o Champenoise (Franciacorta, Trento DOC o Champagne per dirne solo alcuni) non è un peccato servire a 10°C, anzi è consigliabile nel caso si tratti di un millesimato o di un vino particolarmente importante. Questo perché una temperatura maggiore favorisce la liberazione nell’aria degli aromi, esaltando così i vini più complessi.

Vino bianco temperatura: dai 10 ai 14 gradi

Per i vini bianchi valgono in generale le stesse regole già viste per gli spumanti (basse temperature = esaltazione acidità), anche se in questo caso partendo da un corpo mediamente più importante, anche la temperatura di partenza sarà più alta. Per i vini bianchi giovani possiamo stare sugli 8°-10°C, stando sul valore più basso per quelli più aromatici e su quello più alto per quelli poco aromatici. Se si tratta di un vino più maturo oppure più morbido (magari affinato in legno), è preferibile servire a 12°-14°C.

Vino rosso temperatura: dai 14 ai 18 gradi

Accentua la percezione dei profumi, la morbidezza, la dolcezza e la sensazione pseudocalorica (ossia quella sensazione di calore provocata dall’alcol). Maggiore sarà la struttura e l’affinamento del vino rosso, maggiore dovrà essere la temperatura di servizio. Un vino rosso consumato a basse temperature comporta un aumento della sensazione astringente e la completa perdita della consistenza e della “rotondità”. Se, invece, si commette l’errore opposto ed il vino rosso è servito ad una temperatura al di sopra dei 20 °C, l’odore percettibile sarà quello dell’alcool!

  • I vini rossi corposi, con una struttura importante e un elevato tasso di tannini, si servono a 16-18°C, per mantenere il giusto equilibrio tra morbidezza e durezza e per valorizzare l’ampio bouquet di profumi che vini così corposi racchiudono;
  • i vini rossi mediamente strutturati si servono invece a 15-16°C;
  • i vini rossi giovani o i vini novelli, infine, si servono a 14°C.

Utilizzo di accessori per il controllo della temperatura

Possono essere utilizzati accessori come secchi refrigeranti o dispositivi di raffreddamento per mantenere costante la temperatura del vino durante il servizio. Inoltre, il secchio per il ghiaccio può essere utilizzato per raffreddare rapidamente una bottiglia che è stata conservata a temperatura ambiente.

Consiglio del sommelier per fare bella figura

Ricordatevi di impugnare il calice dallo stelo e non dalla coppa. Così facendo eviterete di scaldare il vino e quindi di alterare i suoi profumi. (clicca sull’infografica per lo zoom)