Piatti provenienti da tutto il mondo in abbinamento con le diverse tipologie di Champagne

Piatti provenienti da tutto il mondo in abbinamento con le diverse tipologie di Champagne a cura del Bureau du Champagne Italia 

Ricette tutte italiane e grandi classici della cucina internazionale, ma anche piatti semplici da preparare e da gustare nei momenti informali. La straordinaria versatilità dello Champagne è in grado di esaltare gli stili di cucina più differenti e lo rende il perfetto accompagnamento per ogni portata. Il Bureau du Champagne Italia ha scelto piatti provenienti da tutto il mondo in abbinamento con le diverse tipologie di Champagne.

Blanc de noirs brut. Composti al 100% da vitigni a bacca nera – pinot noir e meunier – gli Champagne blancs de noirs hanno una struttura ampia e ricca e rivelano aromi potenti e contrastanti di frutta secca, spezie, grano maturo, miele, legno, cuoio, di affumicato o addirittura di torrefazione. Sono Champagne potenti e corposi, amano le carni saporite e le consistenze morbide e sono capaci di esaltare molti grandi classici, dal foie gras all’ossobuco alla milanese, dai saltimbocca di agnello al tajine.

Blanc de blancs brut. Vivacità, delicatezza e leggerezza caratterizzano questi Champagne, prodotti esclusivamente da uve a biacca bianca. Sono caratterizzati dagli aromi delicati, arricchiti da note floreali, talvolta minerali. Ricordano la frutta fresca ed esotica e gli agrumi, ma anche la menta e le mandorle. Si sposano perfettamente con sushi e fish and chips, ma anche con piatti importanti come risotto al tartufo bianco e carré di vitello.

Rosé brut. Tenerezza, passione, raffinatezza, generosità: sono solo alcune delle sensazioni che richiamano gli Champagne rosé che possono essere ottenuti per macerazione o per assemblaggio. I rosé morbidi e delicati si sposano ai sapori più rotondi, quelli freschi e leggeri si rivelano soprattutto con aromi floreali e fruttati; ai Rosé potenti e strutturati si riservano gusti più marcati e corposi, mentre quelli complessi e maturi sono da affiancare a piatti poco lavorati. Qualche esempio? Culatello di Zibello con focaccia, paella, pad thai thailandese e carpaccio di manzo.

Millesimati brut. In alcuni casi, i vini assemblati appartengono tutti a una sola e unica annata. La decisione di millesimare o meno un vino spetta al solo elaboratore, il quale può decidere che la pronunciata tipicità di una vendemmia meriti di essere esaltata. Uno Champagne millesimato sarà sempre un vino di carattere, contraddistinto dall’annata di produzione. Possono essere abbinati all’anatra laccata o all’aragosta al beurre blanc, a pesci grassi alla griglia o all’agnello in salsa ai funghi.

Champagne poco dosati (extra brut, pas dosé) Il basso contenuto di zucchero (tra 0 e 6 grammi per litro) dona a questi Champagne un tocco deciso, dalla marcata impronta di acidità. Ideali per l’aperitivo, ma non solo. Sono l’abbinamento perfetto per ostriche e crudi di frutti di mare, così come scampi in salsa bianca e carpaccio di capesante.

Champagne più dosati (extra dry, demi-sec, sec, doux) Al contrario, ci sono Champagne con un elevato contenuto di zucchero (sopra i 12 grammi per litro), come per esempio i demi-sec, in cui il dosaggio varia i 32 e i 50 grammi di zucchero per litro. Sono quindi l’accompagnamento ideale dei dessert e dei piatti agrodolci. Non solo quindi tiramisù ai frutti rossi, strudel di mele, millefoglie alla vaniglia e pasticciotti leccesi, ma anche poke di tonno Ahi, tortelli di zucca alla mantovana e ravioli di anatra arrosto in salsa di prugne.

Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione. (www.champagne.fr/it)

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