1) Che Cos’è lo Champagne
Lo Champagne è un vino a Denominazione di Origine Controllata (AOC in francese) dal 1936 che appartiene alla famiglia dei vini effervescenti. La nascita dello Champagne come lo conosciamo oggi è avvenuta tra l’inizio del XVIII e la fine del XIX secolo, grazie in particolare al controllo dell’effervescenza. Questa ultima, essendo un fenomeno naturale, è fragile e complessa. Per controllare la presa di spuma, gli champenois hanno introdotto la doppia fermentazione chiamata metodo champenois.
2) I Vitigni
I principali vitigni utilizzati nella produzione dello Champagne sono Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Questi tre vitigni sono spesso miscelati, ma possono essere anche vinificati separatamente per creare Champagne mono-varietali, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive.
3) Aromi Primari dei Vari Vitigni
Chardonnay:
Offre aromi di fiori bianchi come biancospino e gelsomino, agrumi come pompelmo e limone, e frutta esotica come litchi e ananas. Il profilo aromatico si completa con mele, pere, spezie (anice, zenzero) e mentolo.
Pinot Noir e Pinot Meunier: Rivelano note di frutta a polpa bianca e gialla (pesca, albicocca, prugna) e di frutta rossa (fragola, lampone, ciliegia), oltre a frutti di bosco (mora, mirtillo). Gli agrumi come mandarino e arancia, frutta esotica come mango, e punte floreali di rosa e peonia completano il quadro aromatico, arricchito talvolta da spezie come cannella e chiodi di garofano.
4) L’Assemblaggio
Il processo di assemblaggio combina questi diversi aromi in infinite combinazioni, portando così alla creazione di vini complessi. Gli aromi primari, provenienti dalle uve, vengono completati da aromi secondari che si sviluppano durante la fermentazione. Ogni decisione che un produttore prende lungo il percorso, dalla pressatura fino al dosaggio finale, ha un effetto sullo stile dello Champagne.
5) Il Contributo dei Vini di Riserva
I vini di riserva, che possono rappresentare fino al 50% delle cuvée non millesimate, aggiungono profondità e complessità al prodotto finale. Questi vini, che hanno già subito un certo invecchiamento, contribuiscono con aromi più maturi e complessi, rendendo lo Champagne ancora più affascinante.
6) Prima Fase di Maturità
Nelle prime fasi di maturità (da 3 a 10 anni), lo Champagne sviluppa note di brioche, pasticceria e frutta matura, prima in composta e poi candita come fichi e datteri. Questi aromi sono accompagnati da fiori secchi, frutta secca come mandorle e nocciole, e sentori di tabacco biondo, cera, miele e caramello.
7) Seconda Fase di Maturità
Con oltre 10 anni di invecchiamento, lo Champagne evolve verso note di pasta di frutta, come la cotognata, e aromi di pan di zenzero. Emergono anche sentori di sottobosco e note tostate e torrefatte come pane tostato, moka, caffè e cacao, che conferiscono al vino una complessità e profondità uniche.
8) Champagne Rosé
Negli Champagne rosé, gli aromi possono essere freschi (agrumi, fragoline di bosco), soavi, potenti (frutta gialla matura, piccoli frutti rossi) o complessi, che fondono note fruttate (bacche selvatiche) con sentori di sottobosco. Il palato può essere strutturato, potente, carnoso o arioso. Con l’invecchiamento, gli aromi esprimono tutta la ricchezza della frutta secca e delle spezie per raggiungere,
nei più invecchiati, le note grigliate.
Sitografia e infografica
Comité Champagne www.champagne.fr