Cosa significa “Extra Brut” sull’etichetta di uno spumante

Cosa significa Extra Brut? Immagina questo: stai vagando tra le corsie di un’enoteca, alla ricerca del vino perfetto per la tua cena, e ti imbatti in una bottiglia con l’indicazione in etichetta Extra Brut. Non sei sicuro di cosa stia ad indicare questa dicitura. Ti chiedi: “cos’è il vino Extra Brut?”.

Extra Brut significato

Extra Brut è una dicitura prevista per legge che si trova nei vini spumanti e indica la quantità di zucchero che il vino contiene. Brut significa secco in francese, quindi Extra Brut equivale a extra secco. Nella piramide della scala della “secchezza” per il vino spumante, Extra Brut è uno scalino sopra il più secco. Il Pas Dosé, infatti, non contiene zuccheri aggiunti. Il processo di aggiunta dello zucchero è ciò che avvia la seconda fermentazione e ci dona le bollicine nel Metodo Classico.

Quando un vino spumante si può definire Extra Brut

Uno spumante secco è Extra Brut quando ha un basso contenuto di zucchero residuo, tra i 3 e i 6 grammi per litro. Questa informazione è fondamentale per comprendere il grado di secchezza di un vino spumante. Quando vedi “Extra Brut” sull’etichetta, puoi aspettarti un sapore pulito e deciso, privo di dolcezza eccessiva. A stabilire questi parametri è una norma europea che trovi sotto nella sitografia.

Perché è importante conoscere il grado di dolcezza di uno spumante

Conoscere il livello di dolcezza di uno spumante è fondamentale, poiché influisce sia sull’occasione in cui viene consumato, sia sull’abbinamento culinario. Ad esempio, uno spumante secco come l’Extra Brut si sposa magnificamente con antipasti e piatti di pesce, mentre uno spumante più dolce è perfetto per accompagnare i dessert.

Cosa si abbina bene con uno spumante Extra Brut

Uno spumante Extra Brut, con il suo equilibrio tra acidità e un leggero residuo zuccherino, si presta a numerosi abbinamenti gastronomici. Ma un’altra caratteristica da tenere in considerazione quando si sceglie un abbinamento è il metodo di produzione. Avremo quindi spumanti Metodo Classico Extra Brut, bollicine Metodo Martinotti-Charmat. Inoltre, la grande differenza la fanno il vitigno utilizzato e i mesi di affinamento. In generale, uno spumante Extra Brut può essere utilizzato come aperitivo, ma in versioni più complesse è perfetto a tutto pasto. Solo per fare alcuni esempi, si può abbinare a tartine al salmone affumicato, ostriche, e carpaccio di pesce, grazie alla sua capacità di esaltare i sapori delicati e salini. Ma anche ad un fritto misto di pesce o formaggi poco stagionati. In ogni caso la combinazione ideale si fa per ciascuna etichetta e tipologia.

Scala di classificazione pas dosé, extra brut, brut, extra dry, dry, dolce

Gli spumanti Extar Brut, sono solo una delle tipologie della scala di classificazione che va dal dosaggio zero al dolce. Infatti, come abbiamo avuto modo di sottolineare, gli spumanti sono classificati in base al loro residuo zuccherino, ossia la quantità di zucchero rimasta nel vino dopo la fermentazione. In particolare, si va dal più secco detto pas dosé, passando per extra brut, brut, extra dry, dry, fino ad arrivare al dolce. Questa classificazione permette fornisce informazioni utili sugli abbinamenti gastronomici più adatti.

Tutti gli spumanti Extra Brut hanno lo stesso sapore?

No, perché Extra Brut si riferisce al livello di dolcezza e non al tipo di uva utilizzata per creare il vino. Ora, quando sarai a fare shopping con qualcuno che ti chiede, “cos’è il vino Extra Brut”, sarai in grado di rispondere con sicurezza.

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Sitografia

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