Vino biologico: in Italia aumentano consumatori, vendite e superfici vitate

L’interesse per i vini biologici e sostenibili, con conseguente aumento della richiesta del prodotto, è strettamente legato ad una crescita della consapevolezza, della cultura della sostenibilità e attenzione alla salute.

Superfice biologica a vite in Italia

  • Il vigneto da vino biologico in Italia si estende per oltre 133 mila ettari, dei quali il 76,5% risulta convertito.
  • Insiste su tutto il territorio nazionale e si caratterizza per valori di superficie tra loro molto eterogenei, che spaziano dai 113 ettari di Valle d’Aosta e Liguria insieme, ai 36.937 ettari della Sicilia.
  • Nel 2022 gli incrementi più significativi (>350 ettari) in Sicilia, Puglia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e Marche.
Fonte: elaborazione SINAB su dati Registri telematici – Cantina Italia (ICQRF). Dati dichiarativi al 02/02/2023

Produzione di vino biologico in Italia

  • È di oltre 3 milioni* di ettolitri il volume di vino biologico registrato a fine campagna (02/02/2023), circa il 6% della produzione
    nazionale totale
  • Le Regioni con maggiore numero di aziende vinificatrici sono: Toscana 749, Veneto 289, Piemonte 225, Sicilia 194, Emilia-Romagna 182
Fonte: elaborazione SINAB su dati Registri telematici – Cantina Italia (ICQRF). Dati dichiarativi al 02/02/2023

Gli italiani e il vino biologico

Metà dei consumatori italiani di vino ha avuto almeno un’occasione di consumare un prodotto biologico nell’ultimo anno, con una percentuale in netta crescita rispetto al 2015, quando era al 17%, ma anche rispetto al 2018 quando era al 41%. Un allargamento della cosiddetta “consumer base”, evidenziato nell’ Indagine Nomisma-Wine Monitor per FederBio e AssoBio (su 800 consumatori italiani di vino) che evidenzia le potenzialità del comparto. A partire dal fatto che ben l’86% dei wine user bio è disposto a riconoscere un differenziale di prezzo per i vini biologici.

I canali preferiti rimangono iper e supermercati (46%), seguiti da enoteche (19%), acquisti diretti dal produttore/in cantina (15%) e dai negozi alimentari specializzati in prodotti bio (10%), mentre l’online è all’8%, continua a crescere in valore (+13,4% nel 2021, a 900mila euro, pari al 2% del fatturato) e spunta prezzi più alti del 10% rispetto al vino bio in super e ipermercati. In generale, i vini bio spuntano prezzi al litro superiori del 30% rispetto ai vini non biologici. Tra i fattori chiave nelle scelte d’acquisto degli italiani nel food & beverage ci sono la sostenibilità (29%) e lo specifico riferimento al marchio bio (27%).

Va anche detto che sia tra gli user sia tra chi non beve bio c’è necessità di avere maggiori informazioni, per valutare valori e caratteristiche dei prodotti: tra gli user, ben 1 su 3 lamenta di non avere informazioni sufficienti e la quota sale al 54% tra chi non ha mai consumato vino biologico.

Nello scenario europeo, l’Italia detiene, con la Francia, il primato per incidenza di superficie vitata biologica: 18% del totale. Ma la concorrenza è agguerrita: in un decennio, le superfici bio in Italia sono cresciute del 125% (2020 vs 2010) contro il +129% degli spagnoli e ben il +171% dei francesi.

Vino biologico: sai davvero cos’è?

In questo articolo ho deciso di fare il punto, in modo sintetico, su uno dei termini enologici più usati del momento: vino biologico. I principi alla base dell’agricoltura biologica (disposti dal Regolamento UE 2018/848) sono:

  • rispettare i cicli naturali
  • mantenere e migliorare lo stato dei suoli, delle acque e dell’aria, la salute dei vegetali e degli animali e l’equilibrio tra di essi
  • preservare gli elementi del paesaggio naturale
  • assicurare un impiego responsabile dell’energia e delle risorse naturali
  • escludere l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM)

Come si individua un vino biologico?

Trovi il logo ufficiale europeo in etichetta: una foglia con 12 stelle su fondo verde. Il logo biologico può essere utilizzato solo sui prodotti che sono stati certificati da un organismo o un’agenzia di controllo autorizzato.

Solo i vini biologici garantiscono il rispetto della natura?

No, ci sono tanti tipi di vini che si basano sul rispetto della natura, del paesaggio e della tradizione. Basti pensare a tutto il filone dei vini naturali (in questo articolo ti spiego cosa sono), i vini biodinamici oppure i vini da agricoltura primordiale (come quelli dell’enologo Salvo Foti). Quindi, in sostanza una cantina può rispettare gli stessi principi alla base dell’agricoltura biologica ma può scegliere di non effettuare il passaggio burocratico che permette di poter utilizzare il logo UE che certifica la conduzione biologica della cantina.

Cosa sono i vini Bio Vegan?

A volte sulle etichette si trova la dicitura Bio Vegan: che lancia un messaggio più ampio e preciso, infatti nella stragrande maggioranza dei casi il concetto base è che non si può essere vegani senza prima essere biologici.

Ci sono concorsi dedicati esclusivamente ai vini biologici?

Sì, ci sono. Eccone alcuni a livello internazionale (in cui concorrono anche vini italiani): 1) Concours International des Produits Biologiques et en conversion in Francia, oppure Mundus Vini Biofach in Germania.

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