Tre ricette di zuppe (semplici e tradizionali) con i Presidi Slow Food. Ingredienti e preparazione

A cura di Slow Food Editore. Nel cuore dell’inverno, salutiamo le feste e accogliamo il nuovo anno con la voglia di mangiare più sano e ritrovare un equilibrio che avevamo accantonato. Tra i buoni propositi è il caso di fare spazio auna riflessione sull’approccio al cibo e alla spesa: l’obiettivo è quello di nutrire meglio noi stessi e le persone che ci circondano, avendo a cuore la salute degli ecosistemi che ci ospitano.

I Presìdi Slow Food

Da dove cominciare? I primi passi sono semplici: fare incetta di frutta e verdura di stagione! I Presìdi Slow Food non ci abbandonano neanche nel mese meno generoso dell’anno. La dispensa del mese prevede broccoli, cavoli e finocchi che a gennaio sono in piena stagione e si trovano a prezzi contenuti. Poi ancora kiwi, arance. Ma anche legumi secchi e cereali perfetti per le nostre zuppe calde e complete.

Ricette di zuppe con presidi Slow Food: Mes-Ciua, Zuppa di fagiolina e farro e Minestra di capelli d’angelo

Ecco tre ricette di zuppe calde che fanno bene alla mente e al corpo

Mes-Ciua. Da Non è la solita zuppa di Slow Food Editore

Questa ricca minestra, tipica di La Spezia e del Levante ligure in genere, si prepara con legumi e cereali, bolliti separatamente e poi riuniti: ciascuno con i suoi tempi, il suo gusto, la sua consistenza, ma in grado di creare insieme un amalgama perfetto. Il termine significa appunto mescolanza e, come vuole la tradizione, pare alludere al miscuglio di granaglie che le donne racimolavano al porto dopo le operazioni di scarico dei sacchi o in casa, dopo aver vuotato i rimasugli della dispensa. Tempo di esecuzione: 2 ore e un quarto, più l’ammollo

Ingredienti per 6 persone

  • 3 etti di ceci
  • 3 etti di fagioli
  • cannellini secchi
  • un rametto di rosmarino
  • un etto e mezzo di farro
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe

Procedimento: La sera precedente ammollate i fagioli, coprendoli con abbondante acqua tiepida. In un altro recipiente mettete a bagno nello stesso modo, per almeno otto ore, il farro e i ceci. Scolate e sciacquate il farro e i legumi, poi metteteli in pentole separate, come per l’ammollo, in acqua fredda leggermente salata. Portate a bollore, quindi lessate a fiamma dolce il farro e i ceci per due ore, i cannellini per un’ora e mezza Quando tutto sarà cotto, versate i fagioli con parte del loro liquido nell’altra pentola, regolate di sale e cuocete ancora per una decina di minuti, aggiungendo il rosmarino e mescolando bene per amalgamare i sapori. Servite la zuppa calda, condendo ogni piatto con un giro generoso di extravergine e una macinata di pepe. Il Presidio Slow Food: Per questa ricetta vi consigliamo i ceci di Cicerale o i ceci rossi di Navelli, ottimi nelle zuppe

Zuppa di fagiolina e farro. Da Inverno di Slow Food Editore

La fagiolina del Trasimeno è un piccolo fagiolo, di forma ovoidale e di vari colori (il più diffuso è il bianco), coltivato in piccole quantità sulla sponda umbra del lago. Un Presidio Slow Food tutela la produzione tradizionale di questo legume dalla consistenza tenera e dal sapore burroso. Tempo di esecuzione: 2 ore, più l’ammollo

Ingredienti per 4 persone

  • 2 etti di farro decorticato
  • mezzo chilo di fagiolina del Trasimeno secca
  • un chilo di zucca gialla
  • una cipolla
  • 6 foglie di salvia
  • 6 fette di pane
  • brodo vegetale
  • olio evo, sale

Preparazione: Mettete a bagno la fagiolina la sera prima. L’indomani lessatela per mezz’ora in acqua salata. Pelate la zucca, eliminatene semi e filamenti, poi cuocetela in forno a 200°C per 50 minuti e passatela. Sbucciate la cipolla, affettatela finemente, poi fatela appassire con la salvia in due o tre cucchiai di olio. Versate nel soffritto la zucca, il farro, mezzo litro di brodo e cuocete per 20 minuti regolando di sale. Trascorso il tempo indicato, aggiungete la fagiolina scolata e portate a cottura a fuoco lento in altri 20 minuti. Servite la zuppa fumante con fette di pane abbrustolite. Il Presidio Slow Food: Qui è d’obbligo la fagiolina del Trasimeno essiccata

Minestra di capelli d’angelo. Da Non è la solita zuppa di Slow Food Editore

Ingredienti per 6 persone. Tempo di esecuzione: 2 ore

  • 2 etti di capelli d’angelo
  • parmigiano reggiano (facoltativo)
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Per il brodo

  • 4 etti di muscolo di manzo (o due cosce di pollo)
  • una carota
  • una cipolla
  • una costa di sedano
  • sale

Preparate con il muscolo di manzo (o le cosce di pollo), la carota, la cipolla e il sedano un buon brodo di carne, secondo queste indicazioni (tutte le regole per un perfetto brodo di carne o di verdure potete trovarle nella parte introduttiva manuale Non è la solita zuppa). Una volta pronto, tagliate a tocchetti la carota e un pezzo di costa di sedano e riducete a striscioline la cipolla. Sfilacciate la carne. Filtrate il brodo passandolo attraverso un colino a maglie strette e trasferitene una parte in una casseruola; assaggiate, regolate la sapidità, mettete sul fuoco e portate a ebollizione. A questo punto tuffate i capelli d’angelo (sono tagliolini molto sottili, confezionati in piccoli nidi, ideali da consumare in brodo). Cuoceteli per un paio di minuti al massimo e, subito prima di togliere dal fuoco, aggiungete la carne e le verdure, che dovranno solo scaldarsi. Ultimate con un giro di extravergine e servite accompagnando, se lo gradite, con parmigiano grattugiato a parte. Il Presidio Slow Food In questa zuppa dai pochi semplici ingredienti, non può mancare un buon olio Evo. Vi consigliamo l’olio degli olivi secolari del Presidio Slow Food.