Hai voglia di migliorare la qualità della tua nutrizione in modo semplice. Per questo stai cercando di capire meglio cosa sono i nutraceutici. Nutraceutico è definito un alimento che, ricco di proprietà nutrizionali, ha effetti migliorativi sul benessere fisiologico. Anche certi tipi di olio extravergine d’oliva contengono sostanze nutraceutiche. Lo spunto per parlare di questo argomento viene dal laboratorio condotto da Andrea Sciò, in qualità di produttore di olio da ulivi centenari ad alto contenuto di polifenoli e vitamine da agricoltura rigenerativa sui Monti Iblei siciliani, inserito nel calendario delle attività del wine festival I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni.
Il racconto di Andrea Sciò che ha dato lo spunto per scrivere questo articolo
“L’olio extravergine di oliva può essere definito nutraceutico naturale purché abbia determinate caratteristiche organolettiche – afferma Andrea Sciò di Tondo Natura a Tutto Tondo –. In particolare i contenuti di polifenoli, che contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo e di Vitamina E che protegge le cellule del corpo dal danno ossidativo”. Infatti, dalle ricerche effettuate da Andrea è emerso che per avere effetti nutraceutici “l’olio deve contenere più di 250 mg/kg di Polifenoli e più di 80 mg/kg di Vitamina E. Questi effetti si ottengono con un’assunzione giornaliera a crudo di 20 g (un cucchiaio da cucina).”

Quali sono le fonti che possiamo consultare?
Variegati gli articoli della Fondazione Veronesi in cui si parla degli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva. Ad esempio, si parla della capacità di regolare il colesterolo: abbassa il colesterolo “cattivo” LDL senza alterare il colesterolo “buono” HDL, riducendo il rischio cardiovascolare. Si citano le proprietà antiossidanti: ricco di vitamina E e composti fenolici che combattono i radicali liberi, previene l’invecchiamento precoce e protegge contro i danni cellulari. Inoltre, aiuta la digestione: riduce le secrezioni di acidi gastrici, prevenendo le ulcere, e ha un effetto disintossicante sul fegato².
Articoli scientifici più specifici
Gli studi scientifici sulle proprietà nutraceutiche dell’olio extravergine di oliva sono davvero numerosi. Nella sitografia alla fine dell’articolo trovi i link ad alcuni di questi¹. “Gli acidi grassi monoinsaturi e vari composti fenolici, come l’oleocantale, l’oleuropeina, l’idrossitirosolo e il tirosolo, sono le principali sostanze nutraceutiche dell’EVOO. Si ritiene che queste sostanze abbiano la capacità di modulare i processi associati all’invecchiamento. In modelli sperimentali, è stato dimostrato che l’EVOO con alte concentrazioni di polifenoli possiede proprietà antinfiammatorie e antiossidanti” secondo l’Abstrat della ricerca pubblicata sul sito del National Center for Biotechnology Information.
I fattori che influenzano la qualità dell’olio di oliva extravergine per massimizzare i benefici
Tre sono i fattori principali che influenzano la massimizzazione dei benefici dell’olio extravergine di oliva. Prima di tutta la qualità: non tutti gli oli extravergini hanno la stessa qualità. Dipende dalla cultivar, dalla tecnica di coltura e di raccolta, dal grado di maturazione delle olive, dal tempo che intercorre tra la raccolta e la molitura. Andrea, ad esempio, usa solo stallatico “per i nostri ulivi secolari usiamo concime naturale animale, dei cavalli nutriti al pascolo con le erbe spontanee, al fine di riequilibrare la microflora”. Insomma, c’è un mondo dietro l’olio extravergine di oliva e anche il prezzo è indicativo. Gli altri due fattori sono la conservazione e il metodo di cottura. L’olio va conservato bene, mai vicino ai fornelli perché il caldo lo deteriora. Meglio mantenere l’olio in una bottiglia di vetro scuro o metallo per proteggerlo dalla luce e conservarlo in un luogo fresco e buio, come un armadio da cucina o una dispensa.
Come usare l’olio di oliva extravergine per massimizzare i benefici
Il modo migliore per consumare l’olio extravergine di oliva senza alterare le sostanze nutraceutiche è a crudo. Quindi, il consiglio è quello di scegliere bene l’olio soprattutto quando viene usato come condimento a crudo per insalate, verdure, e a cottura ultimata come aggiunta a zuppe, pesci, carni ecc. Ottimo anche sulle bruschette, naturalmente. Anche per cucinare è ottimo, perché ha un punto di fumo molto alto.
Sitografia
- ¹ Abstract di diversi studi sull’olio extravergine di oliva – National Library of Medicine, National Center for Biotechnology Information
- ² Olio extravergine d’oliva: elisir di lunga vita a firma di Daniele Banfi Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l’Università Bicocca di Milano – con specializzazione in Genetica conseguita presso l’Università Diderot di Parigi