Rossella Macchia è la prima donna a guidare il Consorzio di Tutela Vini Roma Doc

Guida al femminile, per la prima volta, per il Consorzio di Tutela Vini Roma Doc. Dopo Tullio Galassini, arriva infatti Rossella Macchia che resterà in carica per i prossimi tre anni. Il cambio di testimone è stato ufficializzato dal Consiglio di Amministrazione consortile di venerdì 26 luglio 2024 che ha disegnato la nuova compagine alla guida del Consorzio che comprende oltre 60 cantine e che è ormai da tempo simbolo del rapporto millenario tra il vino e la Capitale.
Rossella Macchia è la prima donna a guidare il Consorzio di tutela vini Roma Doc

Quello tra Rossella Macchia e il vino è un rapporto che dura da anni

“Essere stata scelta per ricoprire questo ruolo così importante è per me motive di orgoglio”, afferma il neopresidente del Consorzio Roma Doc Rossella Macchia. “Sono sempre stata al fianco del Consorzio in veste di vicepresidente e continuerò a portare avanti con grande entusiasmo e dedizione questo straordinario percorso fatto di cultura, tutela e valorizzazione del territorio e dei vini che questo esprime. Continueremo a lavorare uniti con il nuovo Cda e tutte le aziende socie, rafforzando il rapporto con i principali player del territorio, dalle istituzioni agli imprenditori del mondo della ristorazione e dell’hotellerie, interlocutori indispensabili per la crescita del Consorzio. Voglio innanzitutto ringraziare chi mi ha preceduto e garantire che in questa avventura metterò tutta la mia passione e le mie competenze”.

Il Consorzio di Tutela Vini Roma Doc

L’area di produzione della Doc Roma ricade nella parte centrale del Lazio e comprende i territori litoranei, la Sabina romana, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana, in provincia di Roma. Il mix di pianure e colline, un’altitudine dei terreni coltivati a vite compresa tra 0 e i 600 m s.l.m. e un clima di tipo temperato-mediterraneo, insieme all’esposizione ad Ovest, Sud-Ovest e Sud, concorrono a determinare un ambiente arioso, luminoso e altamente vocato alla produzione di vini di pregio. Combinazione tra le caratteristiche del terreno e i fattori climatici determina, per i vini bianchi, la produzione di significative quantità di precursori aromatici che consentono di esaltare le caratteristiche organolettiche e i sentori tipici dei diversi vitigni, mentre per i vini rossi un’ottimale maturazione fenolica, che unita ad un ottimale rapporto tra zuccheri e acidi permette di ottenere vini caratterizzati da elevata struttura e un grande equilibrio fra le diverse componenti.

Una superficie vitata di quasi 28.000 ettari

Il Lazio ha una superficie vitata di quasi 28.000 ettari, quindi un’estensione senz’altro di tutto rispetto, che dà origine a oltre 2 milioni di ettolitri di vino. Il Lazio è per il 50% collinare e la rimanente parte suddivisa a metà tra pianura zone montuose. I vigneti si collocano per il 70% in collina e il 30% in zone pianeggianti. Il Lazio ha dunque un territorio misto, con terreni vulcanici, laghi, zone collinari e pianure bonificate. (https://www.vinidocroma.it)