Guida al Franciacorta: l’alternativa italiana allo champagne

Guida al Franciacorta: l’alternativa italiana allo champagne

Già un decennio fa, il New York Times parlava del Franciacorta come l’alternativa italiana allo Champagne. Oggi, questo spumante Metodo Classico (scopri a questo link cosa significa) è al vertice delle bollicine made in Italy di qualità. Adatto per un aperitivo “impegnato”, è in realtà un vino che può essere usato a tutto pasto. In questo articolo trovi una guida al profilo gusto-olfattivo, agli abbinamenti gastronomici e alle cantine che lo producono. E se sei interessato a conoscere meglio il panorama enologico italiano puoi cliccare sul tag Guida Vini Lombardia che trovi alla fine dell’articolo.

Profilo gusto-olfattivo

Un tipico Franciacorta veste il calice di un giallo paglierino luminoso con riflessi verde-oro. Il perlage è fine e continuo. Al naso, questo vino colpisce per raffinatezza ed equilibrio. Il profilo aromatico ha note fruttate e tostate, dense e consistenti, che trovano un elegante equilibrio con il tocco agrumato. Si passa dalla mela all’ananas, fino alla pesca sciroppata e poi mandorle, nocciole, caramello, crosta di pane, lievito e a volte persino il cacao. Al palato è fresco, cremoso, sensuale. Armonizza alla perfezione sapidità e acidità. Sempre lungo e persistente, regala sul finale le classiche sensazioni intriganti di pasticceria e agrumi.

Paesaggio Franciacorta. Cantina Bellavista

Abbinamenti gastronomici

Nelle versioni da pas dosé a brut, il Franciacorta è perfetto per un aperitivo ricercato a base di salumi della tradizione italiana come il culatello, il prosciutto crudo San Daniele oppure lo speck accompagnati da ricche tartine ricoperte di formaggi cremosi, verdure e spezie. Ma in realtà, la tipica complessità aromatica lo rende un vino adatto ad accompagnare un intero menu. In particolare, sa esaltare piatti a base di pesce: dall’aragosta alle cappesante, dal pesce spada agli scampi, dal salmone fino alla tinca. Particolarmente versatile, sa esaltare anche la carne bianca fritta o panata. Quindi, possiamo provare il Franciacorta con un cotoletta alla milanese oppure pollo fritto. Da evitare con la carne rossa o con cotture troppo elaborate. In versione demi sèc è il compagno ideale per dolci secchi e piccola pasticceria. Ma anche formaggi freschi. Qui trovi gli abbinamenti per ogni tipologia di sapore: Franciacorta brut, extra brut, dry…

Bollicine della Franciacorta

Quante tipologie esistono?

Esistono 3 tipologie: 1) Franciacorta; 2) Franciacorta Rosé e 3) Franciacorta Satèn. Tutte propongono anche la versione Millesimato e Riserva che prevedono un affinamento minimo di 30 e 60 mesi.

I vitigni

Si possono usare solo i vitigni Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Mentre per la versione Satèn solo Chardonnay e Pinot Bianco (non è consentito l’uso di Pinot Nero). Con la sesta modifica al disciplinare, è stato approvato un nuovo vitigno per la base ampelografica. Si tratta dell’Erbamat, una antica varietà a bacca bianca originaria del bresciano, da molto tempo dimenticata, ma di cui si ha notizia fin dal 1500. L’Erbamat è caratterizzato da una maturazione tardiva (oltre un mese dopo lo Chardonnay e i Pinot) e da una spiccata acidità. Questo vitigno consentirà di dare maggiore freschezza alle basi senza però stravolgerne il profilo, per la sua sostanziale neutralità aromatica. L’Erbamat entra al momento nella base del Franciacorta nella misura massima del 10%, per tutte le tipologie ad eccezione del Satèn, così da permettere di testarne le potenzialità in modo graduale e valutarne eventuali incrementi in futuro.

Le tipologie di sapore

Stiamo parlando di quanto sia secco o dolce un vino. Nel Franciacorta le tipologie di sapore sono dosaggio zero, extra brut, brut, extra dry, dry e demi-sec con alcune restrizioni. I millesimati vanno solo dal pas dosé all’extra dry. Le riserve vanno solo da pas dosé a brut. Mentre il Satèn esiste solo come brut. Se vuoi sapere più in dettaglio cosa significano queste diciture guarda la nostra Tabella Classificazione Spumanti.

Eventi dedicati al Franciacorta

Gli spumanti Franciacorta si possono degustare nei principali eventi tematici dedicati alle bollicine come Bollicine in Villa, Spumantitalia e Sparkle. Ci sono, poi, manifestazioni focalizzate esclusivamente su questo vino come Festival Franciacorta in cantina e Franciacorta in villa. Ma l’elenco è davvero lunghissimo: per conoscere i principali wine festival e rassegne guarda il calendario eventi del vino 2024.

Zona di produzione Franciacorta

Il Franciacorta si produce nella parte settentrionale della provincia di Brescia, in Lombardia. È stato il primo spumante italiano Metodo Classico ad essere riconosciuto come DOCG (1995). Ma in etichetta non troverete mai questa dicitura. Questa possibilità è stata data finora solo a una decina di denominazioni in tutta Europa. E per quanto riguarda gli spumanti, solo allo Champagne francese e al Cava spagnolo. Per info e approfondimenti: Consorzio per la tutela del Franciacorta

Quali sono le migliori cantine?

Tra le grandi cantine che producono il Franciacorta: