Premi Slow Wine 2024: ecco chi sono i protagonisti del vino buono, pulito e giusto

In occasione della maxi degustazione che anticipa come ogni anno l’uscita della Guida Slow Wine, sono stati anche presentati i Premi Slow Wine 2024. Ecco i volti e le storie dei vignaioli buoni, puliti e giusti che hanno ottenuto i 6 riconoscimenti di categoria.

I premi slow wine 2024 vanno a Marco Schirru, Cristina Varchetta di Cantine degli Astroni, Edoardo Dottori, Chiara Boschis dell’azienda agricola E. Pira e figli, Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke e Francesco Marone Cinzano
I Premi Slow Wine 2024 vanno a Marco Schirru, Cristina Varchetta di Cantine Astroni, Edoardo Dottori, Chiara Boschis dell’azienda agricola E. Pira e figli, Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke e Francesco Marone Cinzano

Premio Speciale alla Novità dell’anno

Il Premio Speciale alla Novità dell’anno è stato consegnato a Marco Schirru, dell’azienda agricola Schirru di Orroli (Sud Sardegna), da Alessandro Talloru ed Elisa Vetrucci (Area Manager Bormioli Luigi) di Bormioli. L’azienda dei fratelli Schirru è una delle realtà più belle emerse nel panorama vitivinicolo italiano in questi anni. Marco e Michele sono poco più che trentenni, ma il rigore con il quale si dedicano ogni giorno al loro progetto agricolo è esemplare e incoraggiante: incentrato sul recupero di vecchie vigne, sorge in una zona aspra ma bellissima e lontana dai centri urbani, dove i due danno voce sincera a un modo di fare agricoltura gentile. Nonostante la giovane età dell’azienda possiamo già parlare di una bella realtà contadina che sta rinvigorendo il tessuto agricolo sardo.

Premio Slow Wine 2024 alla Novità dell’anno è stato consegnato a Marco Schirru, dell’azienda agricola Schirru di Orroli (Sud Sardegna)

Premio Speciale per l’Accoglienza in cantina

Il Premio Speciale per l’Accoglienza in cantina è stato consegnato a Cristina Varchetta, di Cantine Astroni di Napoli, da Giulia Corcos, Head of B2B Services di Tannico. In un contesto ambientale e paesaggistico decisamente peculiare, con le vigne – veri e propri fazzoletti di terra strappati all’urbanizzazione – che dominano dall’alto la città di Napoli, Cantine Astroni ha saputo consolidarsi non soltanto come realtà produttiva di prim’ordine, ma anche come azienda particolarmente attiva nell’enoturismo. I percorsi di visita partono dall’area didattica nella vigna Astroni adiacente al bosco omonimo, un tempo riserva di caccia del re Ferdinando di Borbone, oggi Oasi Naturale WWF.

Il Premio Slow Wine 2014 per l’Accoglienza in cantina è stato consegnato a Cristina Varchetta, di Cantine degli Astroni di Napoli

Premio Speciale al Giovane Vignaiolo

Il Premio Speciale al Giovane Vignaiolo è stato consegnato a Edoardo Dottori, dellazienda agricola Edoardo Dottori di Maiolati Spontini (Ancona), da Mattia Negro, Brand Manager Reale Mutua di Reale Mutua. Edoardo Dottori ha riempito in fretta il foglio bianco che aveva di fronte: l’azienda che porta il suo nome è frutto di una vulcanica passione e, soprattutto, di una conoscenza della materia che nonostante la giovane età è davvero fuori dal comune. Fin dall’infanzia si è nutrito di cultura contadina e viticola nell’areale dei Castelli di Jesi, e in pochissimo tempo, complici anche gli studi universitari in Viticoltura ed Enologia e un dottorato sull’inerbimento delle vigne, si è imposto come protagonista indiscusso nel mondo dei grandi Verdicchi, capace di maneggiare con sorprendente sicurezza, diremmo da vinificatore esperto, una materia prima tanto nobile, nel suo caso frutto di una viticoltura sostenibile, sartoriale, avanguardista.

Premi Slow Wine 2024 al Giovane Vignaiolo è stato consegnato a Edoardo Dottori, dell’azienda agricola Edoardo Dottori di Maiolati Spontini (Ancona)

Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile

Il Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile è stato consegnato a Chiara Boschis, dell’azienda agricola E. Pira e figli – Chiara Boschis di Barolo (Cuneo), da Ernesto Ghigna, European wine marketing manager di Owen-Illinois. Chiara Boschis è una antesignana e una sperimentatrice. Lo è stata da giovanissima quando si unì al gruppo dei Barolo Boys per rivoluzionare il grande rosso piemontese, e dopo essersi affermata tra i produttori più grandi e conosciuti si è impegnata in un’altra battaglia, quella della sostenibilità e del biologico, convincendo oltre venti colleghi a fare del celebre cru Cannubi un’isola libera da pesticidi ed erbicidi: anche qui le sue convinzioni hanno avuto successo. Camminare tra i suoi filari è un’esperienza che arricchisce l’anima, e che fa comprendere meglio quanto un vigneto possa essere in armonia con la natura.

Il Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile è stato consegnato a Chiara Boschis, dell’azienda agricola E. Pira e figli - Chiara Boschis di Barolo (Cuneo)

Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà

Il Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà è stato consegnato a Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke di Barile (Potenza), da Maddalena Schiavone, focal point Slow Wine Coalition. Arteteke non è soltanto un progetto di vino. Anzi, a dirla tutta il vino rappresenta la forma espressiva scelta per dare una possibilità di riscatto ai protagonisti di questa cooperativa agricola, nata nel 2017 con l’obiettivo di reinserire persone fragili e disabili. Qui fare vino, al di là del semplice gesto agricolo e della voglia di recuperare il gusto antico dei vini del Vulture, significa soprattutto prendersi cura delle persone che vivono in una comunità sociale. È questo il vino che unisce e che sostiene, che offre una possibilità, e che fa proprio bene al cuore.

l Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà è stato consegnato a Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke di Barile (Potenza)

Premio Speciale alla Carriera

Il Premio Speciale alla Carriera è stato consegnato a Francesco Marone Cinzano, della cantina Col d’Orcia di Montalcino (Siena), da Francesco Vitrani di Winterhalter. Francesco Marone Cinzano discende da una famiglia che tanto ha dato al mondo del vino. Dal 1992 è amministratore di Col d’Orcia, una delle cantine di maggior storia e prestigio nel panorama del Brunello di Montalcino, e ha speso molto tempo ed energie nel mettersi a disposizione della collettività dei produttori, ricoprendo la carica di presidente del Consorzio di Tutela ilcinese e lavorando con grande impegno all’istituzione di un biodistretto a Montalcino. Proprio la conversione al biologico di quella che lui chiama la sua fattoria, che ha dato vita a una delle più estese realtà certificate d’Italia, è un merito storico che non potrà essere dimenticato.

Il Premio Speciale alla Carriera è stato consegnato a Francesco Marone Cinzano, della cantina Col d’Orcia di Montalcino (Siena)

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