Mangiare sotto un Vulcano: ‘E Curti a Sant’Anastasia, lo storico ristorante ai piedi del Vesuvio che prepara piatti del territorio

‘E Curti è un baluardo della cucina tradizionale vesuviana. Qui da quasi 100 anni le ricette vengono tramandate di generazione in generazione. Una cucina campana autentica e verace, senza compromessi e con prodotti a chilometro zero che non lascia scontento nessuno.

“Curti”, in dialetto napoletano, è l’aggettivo per qualificare persone dall’altezza inferiore alla norma. Luigi ed Antonio Ceriello, due fratelli originari di S. Anastasia, paese vesuviano alle falde del Monte Somma, erano dei nani Lillipuziani, “curti”, appunto, nell’idioma corrente. I due fratelli nella prima metà del ‘900 trascorrono anni a girare l’Italia come presentatori di spettacoli circensi. Questo mestiere li espone a un mosaico di tradizioni culturali e gastronomiche che decidono di riportare nel loro paese natale. Nel 1952, tornati all’ombra del Vesuvio, rilevano un’osteria già avviata nel 1924 dallo zio, ex monaco. Con il passaggio ai fratelli Ceriello, il ristorante ’O Monaco assume gradualmente un’identità propria, diventando il Ristorante ‘E Curti.

‘E Curti a Sant’Anastasia, storico ristorante ai piedi del Vesuvio

Ai piedi del Vesuvio l’estro culinario dei due “curti”

L’estro culinario dei due “curti” riscopre alcuni tra i piatti più antichi della gastronomia partenopea, già minuziosamente descritti qualche secolo addietro nei ricettari di Ippolito Cavalcanti e Vincenzo Corrado (grandi cuochi napoletani del ‘700) e radicati nella tradizione dell’entroterra vesuviano. Le succulente preparazioni e la convivialità tutta napoletana dei “curti” fanno ben presto dell’originaria osteria, ormai conosciuta come “ ‘a cantina de ‘e curti”, un punto di riferimento dei buongustai della zona.

Oggi il ristorante propone una cucina fedele ai sapori autentici del territorio

Oggi il ristorante conserva tutta la tradizione culinaria campana e propone alcuni tra i piatti più antichi della gastronomia partenopea: antipasti fritti con l’immancabile baccalà alla napoletana condito con olive itrane, capperi e pomodorini del piennolo, simbolo del Vesuvio; la minestra maritata, una zuppa antica preparata con carne e verdure di stagione; il celeberrimo ‘Sicchie d’a munnezza”, un trionfo di ingredienti di recupero dei giorni di festa come olive e frutta secca e la mitica “Calamarata alla pescatora” primo piatto di mare tipico della cucina napoletana, con calamari, gamberi, lupini, cozze, pomodorini del piennolo, olio extra vergine di oliva. I dolci fatti rigorosamente in casa completano un’offerta che non lascia scontento nessuno. Gli ambienti del ristorante sono semplici e luminosi, con un accogliente spazio all’esterno al riparo di un agrumeto.

Il vino… il perfetto connubio con con la storia del ristorante

Tutte le etichette, non più di cento inserite in cantina, sono il frutto di un’accurata e appassionata selezione fatta da Roberto Marrone. Sommelier e conoscitore delle migliori realtà produttive nazionali, anche e soprattutto di piccole dimensioni, sceglie etichette di grande profilo, economicamente democratiche ed abbinate alla tradizionale offerta gastronomica del locale.

Da ‘E Curti il pasto non può terminare senza ’O Nucillo. Una delle tradizioni più iconiche del ristorante è la produzione del tipico liquore a base di noci. La ricetta di famiglia, risalente al 1904, è stata custodita gelosamente dai “curti” che, nel 1995 hanno deciso di commercializzarlo. Il “nucillo ‘e curti” è realizzato con tecniche squisitamente artigianali e secondo i dettami della migliore tradizione enogastronomica. I malli delle noci, della qualità “noci di Sorrento”, vengono colti a mano da piante selezionate in tutta la regione: Vesuvio il cru più importante. Gli stessi malli, nel giorno della raccolta, a cavallo del 24 giugno, vengono tagliati a mano in quattro parti e messi a macerare con alcool puro e aromi naturali in damigiane di vetro verde; queste ultime sono costantemente esposte al solleone, affinché l’energia solare possa svolgere l’importante azione catalizzatrice che, dopo circa 90 giorni fin quando non si rompono i tempi, consente di ottenere l’infuso. Si ottiene così, verso la metà del mese di Ottobre, il nucillo “‘e curti”, un liquore dall’altissimo potere digestivo.

‘E Curti a Sant’Anastasia. Contatti

Il ristorante si trova a Sant’Anastasia (Napoli) in Via Padre Michele Abete, 6. Orari di apertura: Lunedì chiuso, Martedì – Sabato 12.30 – 15.00 / 20.00 – 23.00, Domenica 12.00 – 15.00. Contatti tel: +39 081 / 897 28 21, sito web: www.e-curti.it