Donne, vino e segreti: un podcast che da voce allo straordinario lavoro delle donne in cantina e anche oltre

Nasce “Donne, vino e segreti”, un podcast per ispirare, emancipare e portare consapevolezza sul ruolo e sulla professionalità delle donne nel mondo dell’industria vitivinicola italiana. Il progetto, fortemente voluto da L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino (1200 associate che lavorano nel settore vino), è stato realizzato dall’agenzia specializzata in storytelling, digital strategy e content creation La Content e sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza di genere, la crescita economica sostenibile e la riduzione delle disuguaglianze.

In Italia le donne che guidano le imprese agricole con vigneto e/o cantina sono il 28%

In Italia, un terzo degli imprenditori è donna e le donne che guidano le imprese agricole con vigneto e/o cantina sono il 28% contribuendo alla crescita di un settore che oggi vale complessivamente 45 miliardi. Nelle imprese vitivinicole italiane l’indotto occupazionale femminile è pari al 14% e le figure dove le donne sono più impiegate cresce man mano che il vino si avvicina al consumatore: è donna l’80% di chi lavora nel marketing e nella comunicazione, il 51% di chi si occupa di rapporti commerciali e il 76% di chi opera nell’enoturismo.

La presentazione del podcast Donne, vino e segreti

Cinque episodi che danno voce al lavoro delle donne dal campo alla cantina e anche oltre

Nei cinque episodi le storie si intrecciano dunque ad approfondimenti sociali, di genere ed economici dando voce ad antefatti, racconti di famiglia, imprese ed esperienze professionali, movimenti sociali e resilienza nel settore vitivinicolo. I primi 2 episodi di “Donne, vino e segreti” sono disponibili da oggi, su Spotify e tutte le principali piattaforme di streaming musicale. Questo il link per ascoltarli: https://tinyurl.com/553mpp2m

  1. Un’idea vincenteLa prima puntata racconta la rivoluzione silenziosa nel mondo del vino italiano, guidata da tre donne: Elisabetta Tognana, fondatrice dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e pioniera del turismo enologico, e Roberta Corrà, Direttore Generale Gruppo Italiano Vini. Il loro impegno collettivo diventa esempio per promuovere inclusività e trasformazione nel settore.
  2. Le disobbedienti. Nel dopoguerra italiano, Mariuccia Borio e Giannola Nonino emergono come pioniere nel settore vinicolo e della distillazione, trasformando rispettivamente una piccola azienda agricola in un’eccellenza vinicola (Cascina Castlèt) e portando la grappa a nuovi livelli di prestigio (Grappa Nonino). Le loro storie segnano la rinascita del vino italiano prima della crisi del metanolo degli anni ’80, aprendo la strada a una nuova generazione di donne nel settore.
  3. Tradizioni del futuro. Nel mondo del vino italiano, tre donne si distinguono come custodi del passato e innovatrici del futuro. Le sorelle Gianfreda trasformano il vino sfuso di famiglia in un prodotto imbottigliato di qualità. Gabriella Anca Rallo eleva Donnafugata con pratiche sostenibili, mantenendo viva la tradizione. Giovanna Prandini racconta come ha rivoluzionato la sua cantina con metodi innovativi come la vinificazione per gravità, senza perdere l’autenticità dei suoi vini.
  4. Sulla terra e fra le stelle. Il viaggio e il vino hanno in comune la capacità di farci vedere il mondo con occhi nuovi, come dimostrano Alessandra Quarta, giovane imprenditrice e innovatrice nel settore vinicolo pugliese ed Elena Luciani Barberani, enologa e ricercatrice. In questo racconto da un lato ci sono le tradizioni vinicole della Puglia con una visione moderna e internazionale, dall’altro la passione per la scienza che esplora nuove frontiere sperimentali, arrivando a portare il vino nello spazio, trasformando la viticoltura in un’avventura oltre i confini terrestri;
  5. Padelle, calici e telecamere. Quattro professioniste pugliesi collaborano per creare un ecosistema enogastronomico: Paola Restelli, wine immersive ambassador, Titti dell’Erba, sommelier e divulgatrice, Maria Cicorella, chef che ha avviato la fortuna del ristorante stellato Pashà a Conversano e Antonella Ricci, chef stellata. Insieme, combinano le loro competenze per raccontare e interpretare il vino in cucina, nella comunicazione e nella degustazione.