Il Brunello di Montalcino è uno dei vini rossi italiani più celebri e amati al mondo. Se stai cercando un vino di grande complessità e longevità, allora ti consiglio di continuare a leggere questa guida che ho scritto per te. Qui troverai riunite in forma sintetica e completa le caratteristiche e la zona di produzione di questa importante denominazione tra le DOCG della Toscana. Inoltre, abbiamo inserito anche spunti di enoturismo ed eventi di rilevanza internazionale a cui potrai partecipare.
Con quali vitigni si produce il Brunello di Montalcino?
Il Brunello di Montalcino può essere prodotto esclusivamente con il vitigno Sangiovese (denominato, a Montalcino, Brunello).
Qual è la zona di produzione del Brunello di Montalcino?
Il Brunello di Montalcino può essere prodotto in un solo comune italiano: Montalcino appunto. Il territorio di produzione si trova nella Toscana sud-orientale a 40 chilometri a sud della città di Siena. La collina di Montalcino dista 40 km in linea d’aria dal mare a Ovest e circa 100 km dalla catena appenninica che attraversa l’Italia Centrale, a Est. Il territorio di produzione è delimitato dalle valli dei tre fiumi Orcia, Asso e Ombrone. Si sviluppa in altezza da circa 120 metri sul livello del mare lungo i fiumi, fino a circa 650 metri a ridosso del Poggio Civitella che è il punto più alto del territorio.
Quali sono le caratteristiche organolettiche del Brunello di Montalcino?
Il Brunello di Montalcino è un vino visivamente limpido, brillante, di colore rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita. Al gusto il vino ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto e con lunga persistenza aromatica.
Quanto può invecchiare il Brunello di Montalcino?
Il Brunello di Montalcino è adatto a lunghi invecchiamenti, migliorando nel tempo. È stato verificato che si può conservare, per un minimo di dieci e fino a trenta anni, ma può essere tenuto in cantina anche più a lungo. Naturalmente va conservato nel modo giusto: in una cantina fresca, con luce scarsa, a temperatura costante, senza rumori e odori; le bottiglie tenute coricate.
Quali sono gli abbinamenti gastronomici ideali con il Brunello di Montalcino?
Rispondo a questa domanda il modo molto sintetico qui, ma ho dedicato un articolo intero sugli abbinamenti gastronomici ideali con il Brunello di Montalcino. Questo vino rosso toscano può accompagnare piatti di carne rossa, formaggi stagionati, cacciagione e piatti con salse ricche e complesse.
A che temperatura va servito un Brunello di Montalcino?
La temperatura ottimale per un Brunello di Montalcino è di circa 18°C-20°C. Per le bottiglie molto invecchiate è consigliabile la decantazione in caraffa di cristallo, al fine di meglio ossigenarlo e di proporlo al massimo del suo potenziale.
Quali sono i bicchieri più adatti?
Il vino Brunello di Montalcino va servito in calici di cristallo larghi e panciuti. Questo permette di apprezzarne appieno il bouquet complesso e armonioso. L’ampia apertura del bicchiere consente al vino di ossigenarsi e rivelare tutte le sue sfumature aromatiche, rendendo l’esperienza di degustazione più ricca e soddisfacente. A questo link trovi un articolo di approfondimento sull’argomento tipi di calici da vino.
Quanti anni deve invecchiare prima di essere commercializzato?
Per quanto riguarda il periodo di invecchiamento, il Brunello di Montalcino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione e almeno 4-6 mesi in bottiglia. Ecco alcune linee guida:
- Base: può essere venduto dopo il 1° gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia.
- Riserva: può essere venduto dopo il 1° gennaio dell’anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l’annata della vendemmia.
Enoturismo
La Cerca e cavatura del Tartufo in Italia, conoscenze e pratiche tradizionali è entrata nella Lista del Patrimonio Immateriale Unesco. Questo riconoscimento, tutelato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, è il secondo per Montalcino, dopo quello della Val d’Orcia. La Val d’Orcia è patrimonio Unesco dal 2004 e il suo paesaggio è caratterizzato da colline, insediamenti fortificati e strade alberate di cipressi. Questo patrimonio culturale immateriale comprende conoscenze e pratiche tramandate oralmente per secoli dai tartufai italiani. Si basa sulla profonda comprensione dell’ambiente naturale e dell’ecosistema, enfatizzando il rapporto tra uomo e animale, in particolare con i cani addestrati per la ricerca dei tartufi.
Eventi
L’evento di presentazione della nuova annata in commercio si chiama Benvenuto Brunello ed ha delle giornate aperte anche al pubblico di appassionati. Inoltre, ormai da quasi tre decenni si rinnova l’appuntamento estivo con Jazz & Wine in Montalcino il festival che nasce dalla collaborazione tra la nota azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma ed il Comune di Montalcino. Eccellenze del jazz internazionale, che hanno fatto la storia della musica a livello mondiale, si incontrano nella terra del Brunello per dare vita a uno spettacolo che lascia il segno.
Sitografia
- UNESCO – United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization. Unesco.org
- Fondazione Banfi – fondata dall’omonimo gruppo vinicolo con l’obiettivo di promuovere e diffondere la filosofia e la cultura legate al mondo del vino. Fondazionebanfi.it
- Consorzio del vino Brunello di Montalcino – organizzatore dell’anteprima per l’Italia e l’estero. Consorziobrunellodimontalcino.it