Dove andare in vacanza in Italia: le 3 mete più cercate del 2025 e i vini tipici da bere

Se ti stai chiedendo dove andare in vacanza in Italia, in questo articolo troverai spunti di viaggio tra Basilicata, Sicilia e Campania. Maratea è la più gettonata nelle ricerche online, seguita da San Vito Lo Capo e dalla celebre Positano, sulla Costiera Amalfitana. Oltre alla loro attrattiva turistica, questi luoghi sono accomunati dalla produzione di vini tipici, che arricchiscono l’esperienza di viaggio con degustazioni legate al territorio. La ricerca si chiama Small Cities 2025 ed è stata realizzata da Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza in Europa.

Maratea, Basilicata

La perla lucana conquista il primo posto con oltre 111 mila ricerche medie mensili in questa classifica dedicata alle località italiane con meno di 5000 abitanti più ricercate online.
Vini tipici: la denominazione che include anche questo territorio è Basilicata IGT. Oltre all’Aglianico del Vulture, vitigno a bacca nera più rinomato della regione, bisogna ricordare una notevole quantità di vitigni a bacca bianca (come il Moscato) e nera, coltivati da sempre in tutta la regione e molto spesso conosciuti solo con nomi locali, che hanno sostenuto per tanto tempo un ruolo importante nella viticoltura regionale.
Maratea – Credits Anastasia Pirri via Unsplash

San Vito Lo Capo, Sicilia

San Vito lo Capo è una delle mete balneari più amate della Sicilia, si posiziona al secondo posto con quasi 92 mila ricerche.
Vini tipici: nelle immediate vicinanze si producono vini a denominazione Alcamo DOC. Tra i vini, per fare qualche esempio, ci sono bianchi a base di Catarratto, rosati da Nerello Mascalese e rossi da Nero d’Avola, solo per fare qualche esempio.
Eventi enogastronomici: il più celebre è sicuramente il Cous Cous Fest che si terrà dal 18 al 28 settembre 2025.
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San Vito Lo Capo – credits Luiz_Cent via Unsplash

Positano, Campania

Sale di due posizioni rispetto all’anno scorso Positano, sfiora le 91.500 ricerche.
Vini tipici: la Costiera Amalfitana è nota per i vini a denominazione Costa d’Amalfi DOC, con le sottozone Ravello, Tramonti e Furore. Tra i vitigni autoctoni più noti, ci sono il Biancolella, il Piedirosso e lo Sciascinoso.
Positano – credits Pat Whelen via Unsplash

Le altre località della top 10

Subito fuori dal podio troviamo Portofino, che perde una posizione ma resta una delle località più esclusive d’Italia con oltre 91 mila ricerche, mentre Amalfi guadagna due posti e chiude la top 5. Favignana, prima nel 2024, scende al sesto posto, seguita da Sperlonga e Courmayeur, che ha subito una leggera flessione rispetto allo scorso anno. La top 10 si chiude con Pienza e Bormio, due mete molto apprezzate rispettivamente in Toscana e Lombardia.

Le variazioni della classifica rispetto al 2024

Rispetto alle località più amate del 2024, la classifica ha molte riconferme, con alcune variazioni nelle posizioni. Maratea fa un balzo in avanti, scalzando Favignana dal primo posto. Positano e Amalfi guadagnano terreno, mentre Portofino e Courmayeur arretrano leggermente. Tra le nuove entrate si segnalano Castel Sant’Angelo, Peccioli, Varenna e Malcesine, che si fanno spazio tra le mete più cercate del 2025. Anche Moena e San Teodoro registrano un importante incremento di interesse, salendo nella graduatoria.

Metodologia

Holidu ha analizzato il volume di ricerca medio mensile relativo al 2024 su Google tramite il sito Semrush utilizzando come parola chiave “cosa fare a” e “cosa vedere a” più il nome stesso dei comuni italiani con una popolazione residente inferiore a 5000 abitanti, sulla base della definizione di “piccolo comune” fornita dall’ISTAT, dal cui ultimo rapporto disponibile inerente alla popolazione residente sono stati selezionati i comuni corrispondenti a tale criterio. Successivamente è stata dunque stilata la classifica dei piccoli comuni con volume di ricerca più elevato. Per ciascuna località è indicato il prezzo medio di soggiorno a notte. In caso di uno o più comuni con il medesimo volume di ricerca, è stata data priorità ai comuni con il minor numero di residenti.