Vino biologico e sostenibile italiano: verso i nuovi mercati dell’Est Europa con CaesarNet. Le cantine e i numeri del Bio

Qualità, salute e ambiente: consumatori sempre più consapevoli

I consumatori, in Italia come all’estero, sono sempre più attenti a variabili diverse dal prezzo come la qualità, la salute e l’ambiente. Questo si traduce in una crescente richiesta di vini a basso contenuto alcolico o analcolici, di prodotti ottenuti con metodi di agricoltura sostenibile, e di garanzie all’utente finale date dai diversi tipi di certificazioni, fra cui vanno menzionate quelle biologiche, vegane e Kosher.

Le Cantine abruzzesi Casalbordino e Agriverde in partnership con CaesarNet per portare il vino biologico italiano in Est Europa

Biologico in Italia: i numeri dal rapporto “Bio in cifre 2023”

Secondo i dati elaborati dal Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica (SINAB), c’è stato in oltre dieci anni un progressivo ed ininterrotto incremento della quota riservata all’agricoltura biologica in Italia, viticoltura compresa. Al 31 dicembre 2022 la superficie biologica italiana supera i 2,3 milioni di ettari con un incremento su base annua del +7,5%. L’aumento degli ettari coltivati Bio è stato del 111% (oltre 1,2 milioni di ettari) con riferimento all’anno 2010. Nell’ultimo triennio l’incremento medio registrato di superfici bio è stato del +5,6% e riguarda in modo analogo il numero di operatori biologici totali (+4,8%). Per tradizione, a guidare la classifica ci sono tre regioni: Sicilia, Toscana e Puglia che da sole rappresentano quasi il 60% della viticoltura biologica nazionale. Questo è quanto risulta dal rapporto “Bio in cifre 2023” online a questo link: www.SINAB.it/reportannuali/bio-cifre-2023

Le cantine del gruppo MDM Wine Group

MDM Wine Group è la realtà che rappresenta i brand Agriverde e Vini Casalbordino

Sul biologico c’è parecchio fermento al centro e al sud Italia. Un esempio di eccellenza, nella regione Abruzzo, è la cantina Agriverde, pioniera del biologico sin dal 1988. Nel 2023, l’unione con Vini Casalbordino (sempre in Abruzzo) ha dato vita a MDM Wine Group, realizzando un gruppo efficace nel coniugare una proposta bilanciata di vini convenzionali e biologici, un approccio ideale per rafforzare la competitività sui mercati esteri.

Export di vini biologici verso l’Est Europa: MDM Wine Group si affida a CaesarNet

L’Europa orientale rappresenta un mercato chiave per l’export del vino italiano. Per entrare in questi paesi è fondamentale costruire relazioni solide con gli importatori e i distributori locali. CaesarNet, società a capitale italiano ma con sede in Slovenia, vanta una comprovata esperienza in questo settore e, da oggi, collabora con MDM Wine Group per promuovere i suoi vini nei paesi baltici, in Polonia e in Ucraina.

Nina Monastyretska, sommelier e Alessandro de Luyk, CEO di CaesarNet

La Sommelier e il CEO di CaesarNet ci spiegano le logiche del mercato

Nina Monastyretska, sommelier di CaesarNet e responsabile del mercato ucraino, sottolinea l’importanza del rapporto umano: “poter campionare i vini e costruire relazioni di fiducia con i decision maker è fondamentale per l’export del vino nei paesi dell’Est Europa. In particolare, poi, in Ucraina dove, a causa del conflitto in corso, è diventato molto difficile, per i manager, partecipare a fiere, eventi o wine tours all’esterno del paese. Le occasioni per degustare i vini passano quasi tutte per i campionamenti che i produttori inviano direttamente alla sede degli importatori. Noi siamo fra le poche realtà in grado di far consegnare ovunque nel paese il vino anche in piccole quantità.” E’ importante mantenere una “linea rossa”, un canale sempre aperto e disponibile con i buyer esteri, nel tempo i rapporti commerciali passano dalla vendita alla consulenza. L’offerta italiana con le sue molteplici regionalità è troppo ampia per passare tutta dentro le pagine di un catalogo o di un sito. E poi c’è una guerra in corso.

Osserva Alessandro de Luyk, CEO dell’azienda: “alcune cantine del nostro network si aspettavano un crollo commerciale da parte dell’Ucraina. Per fortuna non è stato così. Certo molte cose sono cambiate. Per esempio, in varie aziende i responsabili delle importazioni si sono trasferiti in zone sicure e non risiedono più in Ucraina. Operano in smart working da qualche paese europeo dove sono temporaneamente rifugiati. Questa è una novità consistente ma il mercato ha visto anche contrazioni e riqualificazioni. Il prezzo di vendita allo scaffale resta importante, sono diminuiti i volumi dei grandi brand, in particolare quelli di alta gamma ma è anche calata la richiesta di vini industriali a prezzo entry level. I consumi stanno cambiando”

Conosciamo meglio CaesarNet

CaesarNet non è solo un’agenzia commerciale, ma un vero e proprio acceleratore di business per le cantine vitivinicole italiane. Con un network di oltre 20 produttori italiani e una presenza consolidata in Polonia, Ucraina e paesi baltici, CaesarNet apre le porte a questi nuovi mercati emergenti garantendo opportunità di crescita. L’agenzia partecipa a tender nella GDO, segue passo passi i progetti di Private Label ed offre una comprovata esperienza nel settore del marketing del vino e degli alcolici forti. Attualmente muove un giro d’affari attestantesi circa a tre milioni di bottiglie all’anno.