Nascono gli Orti Slow Food di comunità: terapeutici, urbani, sociali, conviviali, scolastici e collettivi

“L’orto è una messa a terra in cui puoi rilassarti, è un fattore che unisce, è un ritorno alle radici. È una soddisfazione, nel momento in cui assaggi le cose che hai prodotto. È una realtà accogliente, in cui puoi stringere amicizie e sentirti a casa.”

Gli Orti di comunità di Slow Food

Orti Slow Food di comunità

Rappresentano l’essenza dell’attivismo Slow, animati dal concreto interesse ed impegno di coloro che desiderano conoscere da vicino il proprio cibo e contribuire alla tutela della biodiversità. Vi rientrano diverse tipologie di orti, tra cui orti terapeutici, urbani, sociali, conviviali, scolastici, collettivi, all’interno di contesti detentivi, di strutture ospedaliere, e altro ancora al fine di coinvolgere una vasta gamma di soggetti e gruppi interessati, abbracciando molteplici forme di essere e fare comunità.

Un progetto a forte valenza educativa

La rete degli Orti Slow Food di comunità è l’espressione della volontà di mettersi in gioco, fisicamente e mentalmente, attivando processi di cambiamento positivo, che coinvolgono diversi aspetti della vita collettiva e individuale. Per questo gli Orti di Comunità sono un progetto a forte valenza educativa e pedagogica, e chi coltiva un orto e vive gli spazi di comunità è da considerarsi un attivista.

Candidati a diventare un Orto Slow Food di comunità

Entrare a far parte della rete degli Orti Slow Food di comunità permette di beneficiare di momenti formativi, attività conviviali, supporto da parte di Slow Food e della rete, aggiornamenti ed eventi. Leggi la Carta dei Principi candidati a diventare un Orto Slow Food di comunità.