Concretezza e personalità. Si presenta così Emilio Osteria di Mare al panorama della ristorazione romana. Aperto alla fine di aprile, a Roma in viale Aventino 40, a due passi dal Circo Massimo, è il nuovo progetto di Fabio Spada. Un quartiere che accoglie un pubblico eterogeneo, professionisti di giorno, famiglie e avventori la sera, e che aveva bisogno di un locale di livello che sapesse rispondere a tutte le diverse esigenze. Il locale ha un ambiente informale ma curato da circa 70 coperti, diviso in varie sale, con possibilità di avere sale più piccole da una decina di posti, cucina a vista e un bel bancone.
La cucina di mare
Da Emilio troviamo un’offerta di pesce variegata, che arriva anche dalle varie aste del litorale laziale, sempre nel rispetto della disponibilità giornaliera e della stagionalità. Il menu, dunque, cambia spesso e ogni due-tre giorni vengono proposti una serie di special fuori carta, soprattutto a pranzo, per rivolgersi ai professionisti che vengono più spesso per garantire loro sempre qualcosa di diverso. “La cucina è semplice, il pesce ha un sapore delicato, non vogliamo mascherarlo con troppe lavorazioni. Per questo è fondamentale la ricerca della materia prima, così da riuscire a proporre un ottimo prodotto anche a prezzi giusti”, dice lo chef .
Dagli antipasti veloci ai piatti più strutturati
Alcuni degli antipasti di Emilio Osteria di Mare sono pensati per poter uscire velocemente, con poche lavorazioni, ma sempre con attenzione alla qualità. Questo pensando soprattutto all’esigenza della clientela del pranzo (che tuttavia non ha una proposta a sé). Si parte con Pane, burro di panna e alici del Cantabrico, Insalata con salmone marinato in casa per 48 ore, l’immancabile Sauté di cozze o Millefoglie di alici e provola con panure alle erbe.
Non mancano tuttavia piatti più strutturati come il Baccalà mantecato su polenta o il Tortino di patata e seppia, e per gli amanti del crudo arriva a tavola un piatto misto con tartare, carpaccio, molluschi, gamberi, ostrica, che può cambiare in base alla reperibilità della giornata. Per i primi si lavora molto con la pasta fresca, proponendo per esempio il Tonnarello, polpo, pecorino e menta, ma c’è anche il classico Spaghetto alle vongole e il Risotto alla pescatora espresso, minimo per due persone, vista la necessità del pesce utilizzato di avere diverse cotture.
Una carta dei vini che conta circa 200 etichette che spazia dal convenzionale al biologico
Ai piatti si affianca una carta dei vini ragionata, messa a punto dallo stesso Spada, che conta circa 200 etichette: una sessantina di bolle, 100 bianchi, 30 tra rosati e rossi, spaziando dal convenzionale al biologico. Si aggiunge poi una carta dei cocktail, composta da 12 signature, oltre ai classici. Contatti: Emilio Osteria di Mare, viale Aventino 40, 00153 Roma – facebook: emilioosteriadimare