Agricoltura, turismo consapevole e convivenza uomo-natura anche con i grandi predatori sono i tre grandi filoni delle 23 bandiere verdi di quest’anno premiate dall’associazione ambientalista in occasione del VIII Summit nazionale delle Bandiere Verdi
Alpi sempre più green, attente alla sostenibilità e all’innovazione. A testimoniarlo è lo sprint nel 2024 delle bandiere verdi, il riconoscimento che il Report Carovana della Alpi di Legambiente 2024 assegna ogni anno all’arco alpino, che arrivano a quota 23, registrando un +15,7% rispetto al 2023 (erano 19). Vessilli green che hanno per protagonisti comunità, territori, cittadino, associazioni e amministrazioni capaci di puntare su sostenibilità e innovazione dando un nuovo futuro ai luoghi montani, minacciati da crisi climatica e spopolamento abitativo.
Le Alpi italiane
Le Alpi italiane sono la parte della catena montuosa alpina che si estende nel territorio italiano, su una lunghezza di circa 1200 km e una superficie di quasi 51941 km², pari al 27,3% della superficie totale delle Alpi, comprendendo circa una ventina di sezioni, raggruppate tradizionalmente in tre grandi settori: Alpi occidentali, centrali e orientali. Caratterizzano il territorio di sette regioni dell’Italia settentrionale: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia.
Agricoltura, turismo consapevole e convivenza uomo-natura. Le regioni più green
Il Piemonte, si conferma per il sesto anno consecutivo, re indiscusso di buone pratiche con 5 bandiere green, seguito da Valle D’Aosta, Lombardia, Veneto, con rispettivamente 4 bandiere, da Veneto e Friuli Venezia Giulia, con 3 bandiere a testa, e poi da Trentino, Alto Adige, e Liguria, tutti con una bandiera. Agricoltura, turismo consapevole e convivenza uomo-natura anche con i grandi predatori sono i tre grandi filoni delle 23 bandiere verdi di quest’anno premiate dall’associazione ambientalista in occasione del VIII Summit nazionale delle Bandiere Verdi.
Tutte le Bandiere Verdi regione per regione
Piemonte, 5 bandiere verdi
Si va dal progetto REACTION sulla gestione sostenibile dei castagneti avviato dal dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e partner all’associazione EGDA per la promozione e valorizzazione delle identità gastronomiche e culturali. Dal comune di Moncenisio (TO) per il recupero e la trasformazione delle Casermette al lavoro messo in campo da associazioni e realtà territoriali del Cammino dei Ribelli, a Val Borbera (AL), per far conoscere il territorio attraverso il Cammino dei Ribelli. Vessillo green anche alla Regione Piemonte per l’operazione “Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000” del PSR 2014-2022.
Lombardia, 4 bandiere verdi
Dalla Valchiavenna con sei realtà premiate per il recupero dell’agricoltura montana e la valorizzazione delle varietà agronomiche locali alla società Economica Valtellinese, a Sondrio (SO), per i percorsi formativi Montagna 4.0 – FUTURe ALPS. Dal Museo del latte di Vendrogno, a Bellano (LC), alla cooperativa Sociale Eliante Onlus, Coldiretti Bergamo, WWF Italia e WWF Bergamo-Brescia, Parco Orobie Bergamasche (e Parco Mont Avic-AO) per aver avviato azioni concrete di miglioramento della convivenza tra allevamento e grandi predatori.
Veneto, 4 bandiere verdi
Dal trekking letterario promosso dallo scrittore Matteo Righetto e dall’Ufficio Turistico di Colle Santa Lucia (BL) con l’Alta Via dell’Orso al progetto “Convivere con il lupo si può” del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi (BL). Dal Gruppo Archeologico Cadorino, a Calalzo (BL), impegnati nella difesa e rivalutazione del patrimonio archeologico esistente, all’associazione La Calantina e Avviso Pubblico per il recupero e la cura della casa colonica alpina a Calalzo di Cadore (BL).
Friuli-Venezia Giulia, 3 bandiere verdi
Al Geo parco delle Alpi Carniche, a Tolmezzo (UD), per favorire la conoscenza del patrimonio geologico e paesaggistico delle Alpi Carniche. Alla Cooperativa CRAMARS, e ai Comuni di Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Comeglians, Resia, Resiutta, Stregna e Savogna, per aver saputo ricucire le relazioni della comunità attraverso il progetto “Riabitare la Montagna” a partire dalle esigenze di chi ci abita.
Liguria, 1 bandiera verde
All’associazione Alta via dei monti liguri per la realizzazione e gestione dell’omonimia alta via, in un’ottica di destagionalizzazione e distribuzione più equilibrata dei flussi turistici.
Provincia di Trento, 1 bandiera verde
Alla Cooperativa Edera per aver fornito un’opportunità di mercato ai piccoli produttori biologici rendendoli un punto di aggregazione nel quartiere.
Alto Adige, 1 bandiera verde
Al Gruppo ambientalisti Val Venosta; AmUm-MeranO; Gruppo ambientalisti Caldaro; Gruppo ambientalisti Val Isarco Hyla; Ufficio Natura Provincia Autonoma di Bolzano; Thomas Wilhalm, ideatore e coordinatore (Gruppo ambientalisti Val Venosta) per l’adozione di aree protette (biotopi) da parte di volontari.