Heidi Nam-Knudsen, wine educator descrive la tipologia come «un vino bianco fatto come un vino rosso». Un metodo che si può far risalire a 3000 anni fa, in Georgia. Per secoli è stato il modo per fare vino, in cui l’uva veniva schiacciata in un’anfora, messa sottoterra e lasciata a maturare.
La famiglia dei macerati (a cui appartengono gli orange wine), – riporta il gamberorosso.it – ha cominciato a farsi strada tra gli appassionati di vino fino a conquistare, anche TikTok. A riportarlo è il quotidiano britannico The Guardian, secondo cui, tra i Paesi dove gli orange wine stanno avendo più successo c’è proprio il Regno Unito, dove il supermarket online Ocado «ha registrato un aumento del 99% delle vendite rispetto a questo periodo dell’anno scorso, con aumenti mensili del 437% a Londra e del 120% e del 115% rispettivamente a Manchester e Kent». Dati che vanno a sostegno della tesi del supermercato online che definisce questa estate come quella «in cui il vino arancione diventa completamente mainstream». Un vino ancora poco conosciuto e per il quale non è possibile inserire la dicitura in etichetta, essendo riconosciuti ad oggi solo vini rossi, bianchi e rosati. Gli orange wine vengono infatti catalogati tra i vini bianchi. C’è da osservare e attendere per vedere se il crescente interesse di pubblico, agevolato dalla grande diffusione globale che consentono i social e il consumo da parte dei giovani, spingerà i produttori e le associazioni a interessarsi di più a una categoria le cui potenzialità sono ancora del tutto inesplorate. Ma cosa sono gli Orange Wine? le caratteristiche, gli abbinamenti e i migliori vini.
Cosa sono gli Orange Wine?
I vini bianchi macerati tornano sulle tavole con una parola inglese: ora si chiamano orange wine, ma sono parte della nostra tradizione. Uno stile antico e nuovo nello stesso tempo. Il prolungato contatto con le bucce dell’uva prima con il mosto, poi con il vino o quasi vino, dona sapori e colori inusuali per un vino ottenuto da uve bianche. Insomma una classica vinificazione come si usa per i vini rossi. Le bucce dell’uva cedono le sostanze in esse contenute rendendo il vino molto più complesso sia al naso che in bocca. E’ una tradizione antica, contadina, sparita o quasi con l’avvento di nuovi macchinari di cantina che permettono di eliminare le bucce immediatamente, una tradizione che resiste in Georgia, culla del vino, ma anche nelle campagne italiane dove il vino contadino ha sempre sostato sulle proprie bucce più o meno a lungo. Friuli, Emilia, Veneto e Liguria sono luoghi dove ancor oggi le uve bianche vinificate in casa sono tradizionalmente macerate.
Gli abbinamenti possibili con gli Orange Wine
Il risultato è un vino “alimento” che ben si accompagna alle cucine dei propri luoghi di origine, ma anche a cucine particolari come quella quella asiatica, giapponese in primis. Pesci importanti anche grassi cucinati, crudi o affumicati, carni bianche da cortile, agnello o capretto. Per il vegetariano accompagnano zuppe ricche classiche della cucina mediterranea, oppure piatti un poco più elaborati come una parmigiana di melanzane o, per tornare in oriente, una tempura di verdure miste. Come per tutti i vini è importante la temperatura di servizio, mai servirli freddi ma a temperature intorno ai 15°, magari aprendo la bottiglia qualche tempo prima di metterla in tavola.
Vini adatti a medi lunghi invecchiamenti
Gli orange wine sono vini adatti a medi lunghi invecchiamenti, soprattutto quelli nati da lunghe macerazioni. Solitamente sono prodotti con uve da agricoltura pulita, biologica o biodinamica, per il semplice fatto che tutto quello che è sulle bucce si ritrova nel vino. Concludendo vini più sani, di nicchia sempre più larga, magari un poco complicati al primo aproccio, ma talmente ricchi di profumi e sapori che danno presto assuefazione. (fonte: orangewine.it)
Tre vini macerati (orange wine) premiati dal Gambero Rosso con i Tre Bicchieri 2024
Tra i vini premiati dal Gambero Rosso con i Tre Bicchieri 2024 si contano anche alcune ottime etichette di vini bianchi macerati. Qui vi presentiamo tre etichette del Friuli Venezia Giulia: il fascinoso Collio Chardonnay Riserva ’18 di Primosic in quel di Oslavia sul Collio goriziano, poi la Malvasia di Skerk e la Vitosvka Collection di Zidarich, due straordinari interpreti della viticoltura del Carso. A questo link altri vini macerarti selezionati dal Gambero Rosso: www.gamberorosso.it/tag/vini-macerati
5 orange wine selezionati dal quotidiano The Guardian: Sicilia, Cile, Austria, Romania e Georgia.
- Sketta Grecanico, Cantina Marlina, Sicilia, 12,5% Tannini croccanti che mettono davvero in risalto il processo di macerazione. Qui hai albicocche mature e una salinità meravigliosa.
- Macerao Naranja Orange, Cile, Waitrose (quality moscatel), 13.5% Strutturato, sapido e floreale: un’ottima introduzione all’orange wine.
- Winzer Krems ‘Orange’ Grüner Veltliner, Austria, Maestoso, 13% Dorato, leggermente speziato e aromatico, questo è un vino deciso che può resistere al cibo piccante.
- Orange Natural Wine, Romania, Ocado, 12,5% Mela cotogna, fiori d’arancio, tannini delicati e davvero versatile da bere come aperitivo o durante il pasto.
- Okr o Rkatsiteli ‘Svari’ 2021, Georgia, Shrine to the Vine, 14% Secco, ricco di nocciole e mielato, un vino da pasto perfetto e un ottimo esempio di vino arancione invecchiato in un’anfora.