Lumina 2024: enogastronomia, ceramiche, musica, mercatini, presepi e mostre
Protagonisti indiscussi i presepi artistici, con una Card unica che ne raggruppa 17 (ingresso 8 euro, ridotto 5) e due nuove installazioni a ingresso gratuito – il presepe “Nativitas” a Palazzo di Città e il presepe “Sotto il Campanile, sui passi di Maria”, in via ex Matrice 117 -, i mercatini di Natale (in piazza Umberto) e quello degli hobbisti (nella Galleria “Luigi Sturzo”) e le peculiarità enogastronomiche (le “muffulette”, la cuccìa e le collorelle, con diversi appuntamenti), ma anche le mostre (come quella del fotografo Giovanni Canfailla, che ha anche donato le foto per la campagna promozionale), i musei (con il neonato MuCip – Museo civico pinacoteca “Luigi Sturzo” Ex Carcere borbonico) e la musica con i concerti del 22 dicembre (Coro polifonico Harmonia Ensemble) e del 5 gennaio (Coro Insieme per San Giacomo). Di rilievo anche “Lumina in Ceramica” (con eventi che, a partire dal 23 novembre con l’Associazione ceramisti a Palazzo di Città, esaltano l’arte millenaria per cui Caltagirone è conosciuta nel mondo), “Lumina in Digitale” e le manifestazioni – presentazione libro il 5 e “diFatti” con Salvo La Rosa il 16 dicembre – “targate” Genius Loci. Caltagirone fa parte delle città tardo-barocche che dal 2002 sono riconosciute Patrimonio UNESCO.
Le città tardo barocche del Val di Noto riconosciute come Patrimonio dell’Umanità UNESCO
Le Città tardo barocche del Val di Noto rappresentano un eccezionale esempio di ricostruzione urbana e architettonica del tardo periodo barocco. Situate nella parte sud-orientale della Sicilia, queste città furono ricostruite dopo un devastante terremoto nel 1693 che distrusse gran parte dell’area. Invece di restaurare semplicemente ciò che era stato distrutto, venne intrapresa una completa rifondazione urbanistica e architettonica, dando vita a nuove città caratterizzate da una straordinaria unità stilistica e una encomiabile qualità artistica. Nel 2002, otto di queste città – Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli – sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la loro eccezionale testimonianza del barocco siciliano.