Vino in anfora – guida

Vino in anfora – guida

Cos’è il vino in anfora 

Il vino in anfora è un vino fermentato, invecchiato e conservato in giare fatte di terracotta (Dolium, Qvevri, Pithos, Tinaja, Karas, Talhas, Capasuni), cocciopesto e gres. Si tratta di una pratica millenaria, che secondo gli studi archeologici fino ad oggi condotti, risale alla Georgia di 6.000-8.000 anni fa. Attualmente, questa modalità di vinificazione, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo. Si tratta di una tradizione estremamente importante, tanto da essere tutelata come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO e come Presidio dall’associazione internazionale Slow Food. In sostanza, il vignaiolo opera una scelta quando vinifica il proprio vino avendo diverse opzioni, tra queste, appunto, le anfore di terracotta, che sono un’alternativa all’acciaio e al legno, per fare degli esempi.

Vino in anfora georgiano alla degustazione ai banchi dell'evento Rome Wine Expo 2024
Vino in anfora georgiano alla degustazione ai banchi dell’evento Rome Wine Expo 2024

Come si fanno i vini in anfora

  • Le uve vengono raccolte, diraspate e messe all’interno delle anfore.
  • Inizia la fermentazione.
  • Nel corso della fermentazione vengono a galla le vinacce, che sono reimmerse attraverso una procedura chiamata follatura. Un’operazione manuale che viene ripetuta fino anche a 4 volte al giorno. In ogni caso, fino alla fine della fermentazione alcolica.
  • C’è poi la fase detta macerazione, durante la quale le bucce rimangono in infusione in un liquido idroalcolico.
  • Il vino può rimanere in anfora da 1 a 6 mesi. In genere, non oltre la stagione calda o al massimo entro la vendemmia successiva. Ci sono, però, anche esperienze di permanenza più lunga in anfora, una frontiera interessante da sperimentare.

Le fiere del vino in anfora

Uno dei modi migliori e più divertenti per conoscere di persona questo mondo è partecipare alle fiere del vino dove poter incontrare i produttori, parlare con loro e degustare decina di etichette diverse. Un evento dedicato esclusivamente ai vini in anfora è la biennale La Terracotta e il Vino che si svolge in Toscana. Ma si possono trovare banchi d’assaggio dedicati in molte altre manifestazioni di importanza nazionale, come il Merano Wine Festival che ha creato una sezione ad hoc Amphora Revolution. Noi, abbiamo assaggiato i vini in anfora georgiani, ad esempio, a Rome Wine Expo. Se ti piace l’idea, ma non sai dove trovare informazioni sui più importanti eventi del vino in Italia, puoi trovare la degustazione più vicina a te consultando il nostro calendario.

I vini in anfora più famosi

I vini in anfora più famosi sono quelli georgiani. Infatti, questa antica tecnica di vinificazione nei “Qvevri”, i vasi di terracotta usati già 8.000 anni fa, non è mai stata abbandonata in Georgia e negli ultimi decenni ha ridestato l’interesse e l’attenzione di tanti vignaioli, specie in Italia.

La millenaria tecnica dei vini della Georgia è Patrimonio dell’Umanità

L’antica vinificazione georgiana chiamata Qvevri è entrata nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco nel 2013. Questa tecnica prende il nome da un recipiente di terracotta a forma ovoidale utilizzato per produrre, invecchiare e conservare il vino. Dopo la pressatura, il succo, le bucce, i raspi e i vinaccioli vengono versati nel Qvevri, che viene sigillato e sepolto nel terreno per 5-6 mesi. Ancora oggi la maggior parte degli agricoltori produce così il vino, che anche in Georgia è prima di tutto un prodotto culturale e identitario.