Annunciate le date di Beviamoci Sud 2024 che si terrà dal 7 al 9 dicembre a Roma

Colpo d’occhio Beviamoci Sud 2024

  • Date: dal 7 al 9 dicembre 2024
  • Dove: Roma
  • Per chi: dedicato ad appassionati, professionisti del settore e stampa

Annunciate le date di Beviamoci Sud 2024, il grande festival dei vini del Sud Italia organizzato da Riserva Grande, che si terrà dal 7 al 9 dicembre 2024 a Roma. In attesa delle anticipazioni qui sotto trovi l’articolo che abbiamo dedicato all’edizione dello scorso anno per farti un’idea di cosa troverai.

Beviamoci Sud: il festival dei vini del sud Italia dal 6 all’8 maggio 2023 a Roma

Beviamoci Sud è il festival dei grandi vini del sud Italia che presenta le migliori etichette tra banchi di assaggio e masterclass. L’appuntamento per appassionati e operatori di settore è a Roma, dal 6 all’8 maggio 2023. Ecco, in sintesi, le informazioni per partecipare e il link al sito ufficiale. E se sei proprio un grande appassionato di vino, cliccando sul tag Eventi Lazio alla fine dell’articolo troverai le eno-degustazioni più interessanti della regione. Qui, invece, gli eventi enogastronomici da non perdere nel 2023-2024.

Perché partecipare

  • Per poter degustare ai banchi d’assaggio oltre 200 etichette da Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia.
  • Grande importanza verrà data ai seminari (punto di forza della manifestazione), che avranno l’obiettivo di approfondire, tramite degustazioni orizzontali o verticali, le caratteristiche principali dei vari terroir. In particolare si andrà Alla Scoperta dei vini del Vesuvio e della Grande Bellezza del Sannio.
  • Perché è un’occasione per poter approfondire la conoscenza dei grandi vini del Sud Italia, che ha da sempre una predilezione naturale per la coltivazione degli autoctoni. Ad esempio, i celebri Nero d’Avola, Cannonau, Cesanese, Primitivo, Nerello Mascalese e Aglianico. Oppure, i bianchi come Fiano, Falanghina, Malvasia Puntinata, Greco Bianco e Carricante (qui trovi l’intervista all’enologo Salvo Foti dove si parla anche di questo vitigno). Ma anche i meno noti Susumaniello, Bombino, Gaglioppo e Maglioppo.

Come partecipare

Quando: sabato 6  maggio dalle 14:00 alle 20:00, domenica 7 maggio dalle 14:00 alle 20:00 e lunedì 8 maggio dalle 11:00 alle 17:00 (solo operatori).
Dove
: Hotel Palatino, Via Cavour 213/M, Roma.
Costo: 25 euro compreso calice. Mentre per le masterclass si acquisterà un ticket specifico, in base alla proposta.
Sconti: è possibile acquistare il biglietto on line, con lo sconto di 5 euro, al seguente link: biglietto on line.
Accrediti: operatori e stampa online entro 24 ore prima o all’ingresso della manifestazione presentando biglietto da visita o tesserino.
Organizzazione: Beviamoci Sud nasce da un’idea e da un incontro tra Marco Cum di Riserva Grande e Andrea Petrini di Percorsi di Vino con la collaborazione del giornalista Luciano Pignataro.
Informazioni: www.beviamocisudroma.it

Aziende partecipanti (lista provvisoria)

Lazio

Borgo del Baccano
Colle Picchioni
Monti Cecubi
Poggio alla Meta

Campania

Alabastra
Cantina dei Monaci
Cantina Sciore (Corbo Antonio)
Consorzio Tutela Vini Caserta
Consorzio Tutela Vini Vesuvio
La Guardiense
La Masseria di Sessa
Tenuta Sant’Agostino
Fattoria Selvanova
Tenuta del Tralice
Tenuta Scuotto
Villa Raiano

Molise

Consorzio di Tutela della Tintilia del Molise

Puglia

Antica Enotria
Cantina La Marchesa
Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria
La Sorte Cuadra
Menhir Salento
Tenuta Planisium

Basilicata

Cantine del Notaio

Calabria

Azienda Agricola Diana
Cantine Viola
Librandi
Ippolito 1845

Sicilia

Consorzio Tutela Etna Doc
Barone Beneventano della Corte
Cantine Pepi
Cantine Vinci
Zumbo

La grande storia dei vitigni del Sud

Si tratta di aree geografiche sulle cui coste approdarono Fenici e Greci a partire dal XII sec. a.C. Questi popoli portarono dalla madre patria i vitigni più pregiati. E ancora oggi sono in gran parte presenti nel patrimonio ampelografico italiano (ossia la varietà di vitigni nel nostro paese che conta la maggior biodiversità al mondo). In seguito, Etruschi e Romani resero celebri queste terre perché associate ai grandi vini del tempo. Si pensi a status symbol ante litteram come Falernum, Caecubum, Taburnum, presenti su tutte le tavole della nobiltà che contava. Vini osannati e raccontati anche da Plinio il Vecchio e da Virgilio. Da sempre, inoltre, il Sud Italia è stato terra di conquista. Così il patrimonio ampelografico si è ulteriormente arricchito con le successive dominazioni, con i vitigni giunti da Francia e Spagna, assieme ad Angioini, Aragonesi, Borbone.

Una recente scoperta in Sardegna riscrive la storia

Come se non bastasse, l’importanza anche storica dei vini del nostro Sud si è ulteriormente arricchita grazie ad una scoperta recente che, in parte, riscrive la storia della viticultura dell’intero Mediterraneo occidentale, attuata ad opera dei ricercatori dell’Università di Cagliari. Nel sito nuragico di Sa Osa (OR) sono stati ritrovati semi di vitis vinifera (riconducibili alle famiglie di Vernacce e Malvasie), risalenti a circa 3000 anni fa, a dimostrazione che in Sardegna la viticoltura sia stata un fenomeno autoctono, e non importato da Fenici e Greci.