Gli 11 migliori vini italiani da invecchiamento 2023 – classifica Wine Enthusiast

Sono stati appena pubblicati i risultati di una delle celebri classifiche di Wine Enthusiast, in questo articolo facciamo il focus sui migliori vini italiani da invecchiamento 2023 che sono riusciti ad entrare nella prestigiosa Top 100 Cellar Selections. Il premio, che letteralmente significa Le selezioni delle migliori cantine, da sempre è una bussola per gli amanti dei grandi vini, quelli più pregiati e costosi, per sapere quali sono le 100 etichette da collezione e da invecchiamento dell’anno da 14 paesi mondiali.

Miglior vino da invecchiamento al mondo 2023

Il Brunello di Montalcino DOCG 2018 della Tenuta Poggio di Sotto

Il miglior vino rosso da invecchiamento al mondo del 2023 è il Brunello di Montalcino DOCG 2018 della Tenuta Poggio di Sotto prodotto con un grande vitigno tradizionale italiano in purezza: il Sangiovese grosso. Questa etichetta ha ottenuto il primo posto della classifica Top Cellar Selections 2023 di Wine Enthusiast. Il Brunello di Poggio di Sotto è da sempre considerato come uno dei grandi classici della denominazione. Il costo si aggira intorno ai 200 euro a bottiglia e un punteggio di 95/100. È un rosso capace ogni anno di stupire grazie ad un dettaglio ed uneleganza unici, non solo nel panorama di Montalcino. Nasce nella zona di Castelnuovo dell’Abate, nella vallata del fiume Orcia. In cantina tutto viene eseguito nel modo più tradizionale, dalla vinificazione in tini di legno alle fermentazioni spontanee e alle macerazioni molto prolungate. L’affinamento avviene in botti di rovere da 30 hl per 48 mesi e in bottiglia per 8 mesi. Non viene filtrato prima dell’imbottigliamento. I migliori abbinamenti gastronomici con il Brunello sono le carni rosse arrosto e brasate, ma anche la cacciagione e i formaggi stagionati.

Gli 11 migliori vini italiani da invecchiamento 2023

Sul podio, oltre al Brunello di Montalcino che si piazza al primo posto, sono presenti altre etichette italiane. In tutto i vini italiani nella Top 100 Cellar Selection di Wine Enthusiast 2023 sono 11. Tre etichette dal Veneto, tre vini dal Piemonte e cinque vini dalla Toscana.

1° posto – Toscana – Brunello di Montalcino DOCG 2018 Poggio di Sotto prezzo: 280 dollari
10° posto – Veneto – Amarone della Valpolicella Classico Campolongo di Torbe 2013 Masi prezzo: 190 dollari
23° posto – Veneto – Amarone della Valpolicella Classico Riserva Fieramonte 2016 Allegrini prezzo: 499 dollari
24° posto – Piemonte – Barolo DOCG Mosconi 2019 Pio Cesare prezzo: 199 dollari
25° posto – Piemonte – Gaia & Rey Langhe Chardonnay 2020 Gaja prezzo: 366 dollari
35° posto – Piemonte – Barolo Vigna Elena Riserva 2017 Elvio Cogno prezzo: 140 dollari
41° posto – Toscana –  Paleo Cabernet Franc 2020 Le Macchiole prezzo: 130
48° posto – Toscana – Guado al Tasso Bolgheri Superiore 2020 Marchesi Antinori prezzo: 175 dollari
52° posto – Toscana – Redigaffi Merlot 2020 Tua Rita – prezzo: 330
70° posto – Toscana –  Saffredi 2019 Fattoria Le Pupille – prezzo: 87 dollari
85° posto – Veneto – La Rocca Soave Classico 2021 Pieropan prezzo: 55 dollari

Sul sito di Wine Enthusiast la classifica completa della Top 100 2023: wineenthusiast.com

Migliori vini internazionali da invecchiamento 2023 (secondo e terzo posto)

Da sinistra, lo spagnolo Unico 2012 della cantina Vega Sicilia (secondo posto) e il francese Les Grandes Places 2020 del Domaine Jean-Michel Gerin (terzo posto)

I migliori vini internazionali da invecchiamento sono lo spagnolo Unico 2012 prodotto da Vega Sicilia (97/100, prezzo 620 dollari) che ottiene il secondo posto della classifica Top Cellar Selections 2023 di Wine Enthusiast e il vino francese Les Grandes Places 2020 100% Syrah (Côte Rôtie) del Domaine Jean-Michel Gerin (97/100, prezzo 159 dollari), che si piazza al terzo posto. Unico 2012 è un vino iconico della Ribera del Duero con un affascinante ricchezza aromatica e raffinatezza. Si tratta di un blend di Tinto Fino (95%) e Cabernet Sauvignon (5%) che può essere bevuto anche tra 40/60 anni. Les Grand Places Syrah (Côte Rôtie) è un rosso da uve Syrah in purezza che la tasting director di Wine Enthusiast Anna-Christina Cabrales descrive così: “ha un carattere intenso e concentrato. La seducente speziatura in primo piano, è accompagnata da un sottofondo di frutti neri come prugne disidratate e more, spezie indiane, viole selvatiche e terracotta. Al palato, la presenza del rovere è evidente, rivelandone potenza e intensità. In seguito disvela note audaci di olive nere, pere verdi, boysenberry (incrocio tra lampone e mora del Pacifico), cassis, mirtilli, legno di sandalo e pepe verde. Sebbene sia difficile resistere a berlo ora, riprovarlo dopo il 2028 sarà un’esperienza gratificante”.

Quali sono i vini più longevi

Tra i vini italiani che meglio invecchiano in bottiglia troviamo i rossi importanti comel’Amarone della Valpolicella, il Barolo, il Bolgheri, il Brunello di Montalcino, il Chianti Classico e il Montepulciano d’Abruzzo, solo per citare alcuni tra i più rinomati. Infatti, queste tipologie sono adatte ai lunghi affinamenti. Anche grazie ai vitigni con cui vengono prodotte come Sangiovese, Nebbiolo, Montepulciano, Corvina, Rondinella, Molinara, Garganega e internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Chardonnay. Ma è vero che il vino più invecchia più è buono? Non è una regola, e non vale per tutti i tipi di vini. Proprio per questo ho pensato di pubblicare anche un articolo, che aggiorno ogni anno, su quali sono le annate delle principali denominazioni italiane al picco del potenziale, quali sono in discesa e quali sono da tenere in cantina perché devono ancora raggiungere la giusta maturazione. Ti lascio il link a Le migliori annate degli ultimi 25 anni.