Quando si parla del vino del Canton Ticino, si pensa subito al Merlot. Per un buon motivo: da qualche decennio, il cantone più a sud della Svizzera produce una limitata quantità di vino di alta qualità. Il vino può essere lo spunto per fare enoturismo in Canton Ticino, grazie all’offerta variegata di esperienze nelle cantine, alle sagre e agli eventi enogastronomici. A questo si uniscono le opportunità per fare sport all’aria aperta, passeggiate in natura e visite culturali in località celebri in tutto il mondo come Lugano.

Tre Bicchieri Gambero Rosso a tre eccellenti e tipiche espressioni di Merlot ticinese
Nella Guida dei Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso sono stati inclusi due territori extra frontalieri: quello del Canton Ticino e della Brda slovena, dove legami storici e culturali millenari rendono queste zone molto vicine alla tradizione vitivinicola italiana. Gambero Rosso ha assegnato i Tre Bicchieri a tre “eccellenti e tipiche espressioni di Merlot ticinese”: Luigi Zanini con l’elegante Castello Luigi ’19, poi la veterana Vinattieri Ticinesi con un ottimo Ligornetto ’20, e infine l’esordiente Montecucchetto con il complesso e ricco Montecucchetto Riserva ’19. A questo link, invece, trovi l’elenco di tutti i Tre Bicchieri Gambero Rosso 2024.
Con il Merlot vini rossi, rosati e versioni vinificate in bianco anche spumantizzate
Oggi il Merlot viene coltivato su oltre l’80% della superficie vitata del Canton Ticino. La maggior parte della produzione consiste in eccellenti vini rossi, ben conservabili, che spesso vengono affinati in piccole botti di rovere (le cosiddette barriques). Dai grappoli di Merlot si producono anche vini rosé e il Bianco di Merlot, una specialità che sta iniziando a godere di una popolarità sempre crescente. Infatti, questo vitigno si è perfettamente adattato a questi terroir. Ne è protagonista assoluto, tanto che non pochi produttori (unico caso forse al mondo), ne propongono versioni vinificate in bianco, anche spumantizzate.
La aree di produzione
Il vino del Canton Ticino è prodotto in due aree principali delimitate dal Monte Ceneri: a nord il Sopra Ceneri, a sud il Sotto Ceneri. I terreni e il clima sono diversi fra loro, a meridione, tra il lago di Lugano e Chiasso, c’è una maggior presenza di argilla, suoli ricchi e profondi che danno origine a vini eleganti e morbidi. Nella zona settentrionale del Canton Ticino ci sono, invece, terreni pietrosi, ricchi di sabbia e limo, ideali per la produzione di vini strutturati ed austeri. L’altezza delle vigne varia tra i 220 e i 700 metri di quota, dove troviamo i tipici ronchi, i pendii terrazzati che hanno una pendenza fino al 30%: viticoltura eroica, tipica delle zone alpine e prealpine. La vite è presente un po’ ovunque, da Chiasso risale verso le valli, Leventina, Blenio e Mesolcina a nord.
Riscoperta del vitigno autoctono Bondola
Negli ultimi anni, nel mondo del vino del Canton Ticino si sta assistendo ad una riscoperta di uno dei vitigni autoctoni come la bondola, che sempre più viticoltori stanno reimpiantando e vinificando. Il 10% dei vigneti è dedicato alle uve bianche, e ultimamente non sono pochi i produttori che si stanno confrontando con le nuove varietà interspecifiche resistenti.
Come è arrivato il Merlot in Svizzera: un po’ di storia
La storia di successo del Merlot del Ticino ebbe inizio però da una catastrofe. La viticoltura nel Canton Ticino ha una lunga tradizione; già al tempo dei Romani qui si coltivavano le viti. Verso la fine del 19° secolo fu il disastro: impotenti, i viticoltori dovettero restare a guardare mentre la filossera e l’oidio distruggevano quasi tutti i vitigni della regione. Molti viticoltori furono costretti a espatriare negli Stati Uniti
All’inizio del 1900 un agronomo italiano puntò sul Merlot
I Ticinesi però non vollero piegarsi inerti alle sorte avversa. Il Parlamento giudicò “auspicabile che il Cantone riprendesse l’attività economica della vite”. Questo nuovo inizio avrebbe dovuto basarsi su fondamenti scientifici. A questo scopo nel 1902 fu creata una cattedra ambulante di agricoltura. Spettò all’agronomo italiano Anderige Fantuzzi migliorare le tecniche di viticoltura. Fantuzzi fece esperimenti con diverse varietà, quali il Merlot, il Pinot Noir, il Cabernet, il Barbera e il Nebbiolo. Nell’ambito di questa analisi, tra il 1904 e il 1905 arrivarono nel Canton Ticino le prime viti di Merlot importate da Bordeaux. Nel 1906 Fantuzzi si convinse di aver trovato nel Merlot la varietà che avrebbe posto fine alla grande crisi della viticoltura ticinese. E aveva ragione!
Profilo organolettico e abbinamenti del Merlot ticinese
I grappoli raggiungo la maturazione verso metà settembre con acini tondi di media grandezza, di un colore blu-nero. Dalla loro vinificazione si produce un vino pieno, equilibrato dall’intenso colore rosso rubino con un’elegante nota d’edera. Il sapore è asciutto con un piacevole retrogusto leggermente amaro. Grazie alla sua struttura, il Merlot si abbina bene a minestroni, carne alla griglia, piatti principali in genere e a formaggi ben stagionati ma non troppo saporiti. Questo vino può essere conservato da circa quattro a sei anni. La temperatura di servizio consigliata è tra i 16 e i 18 gradi.
Come organizzare una visita in cantina
I vini da Merlot si possono scoprire e degustare in oltre 40 cantine sparse per il cantone. Prima la visita sotto la guida di un esperto enologo, che introduce gli ospiti alla cultura del vino e alla realtà vitivinicola. In seguito, una degustazione di vari Merlot nel suggestivo contesto di un’antica cantina. www.gastronomie.ticino.ch
La casa del vino ticinese è aperta a tutti

Ospitalità in cantina con possibilità di pernottamento
Mendrisiotto Terroir: vino, zincarlin e bocce

Tempo di raccolta: una giornata tra i vigneti
