Château d’Yquem: perché è considerato un vino icona

È considerato il miglior Sauternes in assoluto. Si tratta di Château d’Yquem un vino bianco dolce botritizzato prodotto esclusivamente nell’area di Bordeaux, nella Francia sud-occidentale, secondo il disciplinare dell’Appellation d’Origine Contrôlée. Il vitigno base è il Sémillon, con una percentuale di Sauvignon Blanc (il disciplinare permette anche l’uso del Muscadelle). Le rese sono diventate proverbiali, si parla di un calice a pianta. Questo vino ha un primato: è l’unico Sauternes Premier Cru Supérieur secondo la classificazione dei vini di Bordeaux del 1855. 

Château d’Yquem. Il Castello si trova a Sauternes, territorio privilegiato nelle Graves, a sud-ovest di Bordeaux. I 113 ettari di vigneti sono coltivati per l’80% con sémillon e per il 20% con sauvignon blanc. A destra, una bottiglia di Chateau d’Yquem 2009

A stupire è la longevità di questo vino bianco che ha un prezzo medio di 441 euro a bottiglia e un punteggio medio di 96/100 secondo Wine Searcher. Infatti, sono ancora perfettamente bevibili le annate del XIX secolo come il 1811, 1847 e 1865 o del XX come quella del 1900, 1921 (miglior annata del secolo) e 1937. Il presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson (all’epoca diplomatico) si innamorò del millesimo 1784. Molti considerano un sacrilegio prima del trentesimo compleanno.

Le prime impressioni in fase di degustazione sono quelle di setosità e sontuosità, che riempiono e abbracciano il palato. Da giovane è caratterizzato da sentori di frutta come albicocca, mandarino e talvolta ricordi tropicali arricchiti da aromi terziari come vaniglia e cenni di affumicatura. Con il passare del tempo sviluppa fragranze complesse a partire da un tappeto floreale che rimanda alle inflorescenze del tiglio, che apre a cenni di frutta secca (come la prugna), frutta cotta e marmellata armonizzate con note speziate di cannella, zafferano e liquirizia. Questo Sauternes è caratterizzato da eleganza, equilibrio e un finale lunghissimo. Frédéric Dard usa una metafora per descrivere le sensazioni che si provano: “il silenzio che si crea dopo un pezzo di Mozart, durante il quale gli spettatori rimangono impregnati della musica”. Un detto francese, invece, lo paragona all’apertura della coda di un pavone.

Cosa abbinare a uno Château d’Yquem?

Perfetti i formaggi come il Bleu d’Auvergne, il Crotin de Chevignol, lo Stilton, il Roquefort, oppure il fegato d’oca o d’anatra in terrina e il Bloc de foie gras. Per quanto riguarda i dolci è perfetto con le Crepes suzette, l’Île flottante e la pasticceria secca.