Guida al Verdicchio: aromi, abbinamenti e migliori cantine

È uno dei bianchi più rappresentativi e versatili d’Italia. Si tratta del Verdicchio dei Castelli di Jesi, un vino a DOC e DOCG prodotto solo nelle Marche da una base di uve Verdicchio. Forse non tutti sanno che è una tra le tipologie di vino bianco più longeve, con una capacità di affinamento anche di molti anni. Inoltre, è usato anche per produrre spumanti, passiti e vini freschi di pronta beva. Scopriamo di più su questa icona marchigiana, a cominciare dagli aromi, passando per gli abbinamenti più adatti, fino alle migliori cantine.

Quali sensazioni si hanno bevendo un Verdicchio?

Strutturato, corposo, elegante si presenta di un giallo paglierino con evidenti riflessi verdolini – da qui il nome Verdicchio – che ne evidenziano fragranza, vivacità ed una notevole freschezza. Un tipico Verdicchio, al naso, colpisce per i decisi profumi di fiori di campo e biancospino. Per passare poi a freschi sentori di frutta matura a polpa bianca, come la pesca e la mela, oltre a lievi ricordi di agrumi. Intriganti i ricordi leggermente piccanti di anice. Con l’affinamento amplia lo spettro gusto-olfattivo lasciando spazio a percezioni di pietra focaia e spezie orientaleggianti. Al gusto, si caratterizza per la sapidità e la mineralità, con un bel ritorno di note fruttate e floreali. Inconfondibile il finale caratterizzato dal retrogusto di mandorla amara.  

Con cosa abbinare un Verdicchio?

Il Verdicchio trova l’abbinamento ideale con il pesce. Delizioso in particolare con le cozze, in realtà è ottimo per accompagnare antipasti a base di molluschi in generale. Come, per esempio, un sautè di vongole oppure dei canolicchi gratinati. Inoltre, è perfetto anche con i risotti e i primi piatti sempre con condimenti di pesce. Come non citare gli amatissimi spaghetti alle vongole, oppure i ravioli con ripieno di salmone e gamberi.  È, poi, una delle scelte più adatte per secondi piatti di pesce in umido o al forno. Primi tra tutti l’orata e la spigola. Assolutamente da provare, poi, con il tipico brodetto, le olive ascolane, la polenta al formaggio, la pasta alla norma e la pizza ai quattro formaggi.

Quali sono le migliori cantine?

Tra le grandi cantine che producono il Verdicchio dei Castelli di Jesi ci sono:

Dove si produce?

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi può essere prodotto esclusivamente nelle Marche. In particolare, nei territori di 22 comuni della provincia di Ancona e 2 di Macerata: storicamente “castelli” perché gravitanti nella politica e nell’economia di Jesi che nel 1194 ha dato i natali a Federico II di Svevia. È interessante notare come nella zona classica nella vallata sinistra del fiume Esino si percepiscono notevoli sensazioni minerali per passare ad una maggiore sapidità dei vini prodotti nella vallata opposta.
Per informazioni: IMT Istituto Marchigiano di Tutela Vini – www.imtdoc.it

Marche, area di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e Docg (insidewine.it)