Barolo, Timorasso e Barbera d’Asti: 3 vini iconici che raccontano il Piemonte

Andiamo alla scoperta dei vini del Piemonte, attraverso 3 icone simbolo del territorio: il Barolo, il Timorasso Colli Tortonesi e la Barbera d’Asti.

I vini del Piemonte – Infografica by vineyards.com

Barolo DOCG

Il Nebbiolo è il vitigno alla base del celebre Barolo, vinificato in purezza. Questo vino può essere prodotto esclusivamente nelle Langhe, nel territorio di 11 Comuni che si inseguono in un suggestivo itinerario di colline sorvegliate da imponenti castelli medioevali. Fra cui quello di Barolo, che ha dato il nome al re dei rossi italiani. Il paesaggio viticolo delle Langhe e Roero è talmente suggestivo da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2014. Qui i vigneti hanno prezzi stratosferici. Possono arrivare anche a 2,5 milioni di euro all’ettaro (se vuoi approfondire l’argomento abbiamo scritto un articolo sui costi dei vigneti in Italia con tabelle).

Colli Tortonesi Timorasso DOC

Il Colli Tortonesi Timorasso, invece, è un bianco di grande longevità, che dà il meglio di sé dopo 3-4 anni dalla vendemmia. Il profilo olfattivo è ampio: molto floreale da giovane, si arricchisce di note speziate e minerali nel corso della sua evoluzione. Si abbina perfettamente al risotto agli asparagi e capesante, oppure ai formaggi di capra freschi o leggermente stagionati e alle carni bianche.

Barbera d’Asti DOCG

Altro grande classico della regione è la Barbera d’Asti, che dagli anni ’80 ha avuto una grande rinascita qualitativa, d’immagine e commerciale. Al naso lascia percepire il profumo di frutti rossi maturi, ma anche sentori di viola, spezie dolci, liquirizia, vaniglia e tabacco mentolato. Concentrato e profondo ha un’ottima struttura resa elegante dai tannini morbidi che le regalano setosità. L’abbinamento ideale è con i bolliti della cucina piemontese, carne salsata, polenta con salsicce, agnello al forno, bagna cauda, anguilla ai ferri, ma anche formaggi stagionati non piccanti.

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