Reportage dall’Abruzzo: vini tipici, menù bizantini, pescaturismo, castelli e jazz
Il viaggio è una scoperta. E quando riesce a disattendere le attese, ogni incontro diventa sorprendente. Accade in Abruzzo, terra affascinante, stretta tra le montagne e il mare.
La natura qui è considerata un patrimonio da preservare e valorizzare. Tanto che questa regione ha un primato europeo: è la sola ad aver destinato un terzo del suo territorio a parchi e riserve naturali. Ecco allora un resoconto del nostro viaggio in Abruzzo fatto di Pecorino (vino), Montepulciano e Cococciola, di menù bizantini, pescaturismo, castelli e jam session. E si ti piace l’enoturismo puoi leggere anche la nostra Guida alla Basilicata: cosa mangiare, quali vini bere e i luoghi da non perdere.
Pecorino, il vitigno che piace alle pecore
Proprio in queste terre, in tempi recenti, è stato recuperato il vitigno autoctono Pecorino. La vite con maturazione prematura cresceva sulla dorsale appenninica lungo la via della transumanza, giungendo a maturazione nel periodo di passaggio delle greggi, ghiotte di queste bacche dolci e succulente.
Ed è dal recupero di queste antiche tradizioni che rinasce nei primi anni del 2000 il Pecorino Igt Terre di Chieti. Noi abbiamo provato il Cantina Tollo, un bianco strutturato che si accompagna con piacevolezza sia a pesci grassi che a carni, in abbinamento al menu bizantino riproposto fedelmente dalla Taverna Ducale di Borgo di Crecchio in provincia di Chieti, a due passi dal Castello Ducale De Riseis-D’Aragona. La liaison ideale di questo bianco atipico, ottimo anche con le carni, è con il pesce. Come quello dell’Adriatico chietino che qui si può consumare freschissimo, appena tolto dalle reti.
Pescaturismo, pranzo a bordo e tanta Cococciola in purezza
Un’esperienza interessante che abbiamo vissuto nel nostro viaggio in Abruzzo è sull’unico pescaturismo della provincia di Chieti, il Flying Fish. Tra un bagno di sole, un tuffo nelle acque dell’Adriatico e ostriche accompagnate da Cococciola in purezza, si imparano a conoscere e distinguere i singoli pesci insieme agli “amatori” della pesca Franco Ricci e Carlo Boromeo (autore de La mortella e la mentuccia, libro-memoria sul mondo scomparso della piccola pesca abruzzese), ma anche a cucinarli nel rispetto delle ricette locali come il brodetto di pesce preparato per gli ospiti direttamente dal capitano Giorgio Tiberio.
Montepulciano Cerasuolo e jam session d’eccezione dedicata a Thelonious Monk
E quando cala la notte è tempo di musica nel nostro viaggio in Abruzzo. La successione di note in bocca nella degustazione di un buon vino richiama alla mente i componimenti d’autore come nel connubio tra il jazz e Hedos Montepulciano Cerasuolo Dop: davvero un gustosa scoperta.
Medaglia d’oro al Challenge International Du Vin di Bordeaux, questo vino strutturato e aromatico, dotato di un profilo organolettico innovativo, contribuisce alla newage dei vini rosati in Italia, pur non essendo né un rosé né un rosso. È iscritto, infatti, alla Camera di Commercio con il color “cerasuolo” perché ricorda la cromia della ciliega.
Meraviglioso da sorseggiare durante una jam session d’eccezione, come quella dedicata a Thelonious Monk da quattro grandi pianisti della scena mondiale: Kenny Barron, Mulgrew Miller, Berry Green ed Eric Reed durante il Pescara Jazz Festival, in partnership con Cantina Tollo, nell’ex liquorificio Aurum dove veniva prodotto “l’autentico oro di Pescara”.
Cantina Tollo investe in progetti per la valorizzazione degli eremi della Maiella e dei trabucchi
Accanto all’impegno nella produzione di vini di largo consumo con sempre maggiore attenzione alle produzioni di qualità, infatti, la cooperativa (presieduta da Tonino Verna) in questi anni ha sviluppato iniziative per far conoscere l’Abruzzo e le sue bellezze. La rassegna curata da Lucio Fumo è solo l’ultima collaborazione di Cantina Tollo che in questi anni ha sostenuto diversi progetti per la valorizzazione degli eremi della Maiella e dei trabucchi, le antiche macchine da pesca tipiche delle coste abruzzesi, adorate anche da Gabriele D’Annunzio.