La Sicilia è l’unica meta enoturistica in Italia entrata nella classifica mondiale 10 Best Wine Travel Destinations 2017 stilata dalla rivista USA Wine Enthusiast, considerata un punto di riferimento per gli eno-appassionati di tutto il mondo. Le altre nove destinazioni sono: Cafayate in Argentina; le Canarie in Spagna; Marlborough in Nuova Zelanda; la Provenza francese; Londra nel Regno Unito; Calistoga e Hood River negli U.S.A.; le Lowlands della Tracia in Bulgaria e Rheingau in Germania. La Sicilia ha convinto gli editori della rivista per il concentrato di attrazioni che sa offrire. In particolare, le spiagge, i vulcani, le vestigia archeologiche e la grande cucina.
Il valore del vulcano attivo più esteso d’Europa è stato sottolineato anche dall’UNESCO che nel 2013 lo ha inserito nella World Heritage List, nella sezione Natural. Un primato per la Sicilia, in un paese come l’Italia che ha il più alto numero di siti culturali Patrimonio dell’Umanità al mondo.
“In cima a queste meraviglie – afferma la critica Kerin o’Keefe – ci sono i fantastici vini siciliani da vitigni autoctoni e internazionali. Si produce di tutto, dai rossi corposi ai vini bianchi freschi e minerali. Abbinati alla fantastica cucina locale, si capisce il motivo per cui la Sicilia è il paradiso dei wine lover”.
Si possono trovare vini da uve internazionali come Merlot, Syrah, Chardonnay e Cabernet Sauvignon, ma la maggior parte delle cantine si è concentrata sui vitigni autoctoni dell’isola. Il consiglio è di provare un vino prodotto nelle pianure calde marsalesi con il vitigno Grillo, fresco e minerale, così come il celebre Marsala, un vino fortificato che sta ritornando alla ribalta. Il Nero d’Avola dà il suo meglio nella zona di Noto, mentre dall’area di Vittoria, da non perdere il rosato Cerasuolo di Vittoria o il Frappato, che viene definito come il vino rosso perfetto per l’estate. Come non citare gli eleganti rossi e i minerali bianchi dell’Etna: che sono definiti come “i vini italiani più interessanti”.