I migliori vini catalani sono solo 19, almeno per ora. Il massimo riconoscimento che può essere assegnato ad un vino della Catalogna è la denominazione VFQ Vi de Finca Qualificada. A stabilire se esistono le condizioni, stringenti, per poter considerare un vino extra-ordinario è INCAVIInstitut Català de la Vinya i el Vi. (Istituto Governativo Catalano della vite e del vino). Questi vini sono dei veri e propri portabandiera, ed è per questo motivo che sono inclusi nel piano #HoritzóINCAVI2025, che ha lo scopo di divulgare la ricchezza e la varietà della cultura enologica catalana.
Mappa Catalogna
Prima di entrare nel dettaglio e scoprire le cantine che hanno, tra le referenze, un’etichetta VFQ, sotto ho inserito una mappa della Catalogna. Come puoi vedere sono riportate le denominazioni d’origine catalane. Questo è importante, perché uno dei parametri per diventare un Vi de Finca Qualificada è aver ottenuto la DO da almeno 10 anni.
Per cosa è famosa la Catalogna
C’è tanto da vedere, bere e mangiare in questa destinazione mediterranea con una storia secolare e un grande patrimonio culturale e naturale. Questa cartina della Catalogna è molto interessante proprio perché ti segnala, oltre alle aree dove potrai vivere emozionanti esperienze di enoturismo in più di 300 cantine, alcune delle attrazioni che rendono la Catalogna celebre nel mondo come i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Se ti stai chiedendo, inoltre, quali sono le città da visitare in Catalogna, ti consigliamo di inserire nel tuo itinerario di viaggio i suoi quattro capoluoghi regionali: Barcellona, Girona, Lleida e Tarragona. Ma anche le città dell’entroterra, come Tortosa, Vic o Vilafranca del Penedès. Con i suoi 580 km di coste, i Pirenei Catalani, i parchi naturali e le aree protette, la Catalogna è una destinazione per tutti i gusti e tutte le età.
Come organizzare una visita in cantina o una wine-experience
Già ti è venuta voglia di partire? Allora ti fornisco un indirizzo web ufficiale con informazioni utili, che ti permetteranno di organizzare una visita in cantina in Catalogna. Vai su www.catalanwines.com e scarica il catalogo. Inoltre, sempre il sito ti permette di conoscere le wine-experience che sono attualmente disponibili. Ad esempio, se scegli la Strada del Vino DO Empordà potrai scoprire le spiagge della Costa Brava mentre ti godi una degustazione di vini in un’autentica barca tradizionale. Inoltre, se vuoi dei tour già pronti per prendere spunto puoi leggere il nostro articolo Cosa vedere, bere e mangiare in 6 aree vinicole in Catalogna.
Chi mi ha fatto scoprire i migliori vini catalani
Torniamo ai migliori vini catalani (ma la premessa era doverosa). Allora, ho avuto l’opportunità di assaggiare 6 dei 19 vini he hanno ottenuto il riconoscimento di VFQ in una masterclass organizzata dalla Delegazione del Governo della Catalogna in Italia, rappresentata durante l’evento da Luca Bellizzi. A presentare il progetto e i vini sono stati i relatori Alba Balcells direttrice di INCAVI e Marc Greco sommelier dell’Associazione Catalana dei Sommeliers, diplomato WSET (terzo livello), che in passato ha lavorato per l’Azienda Agricola Cos in Sicilia. L’evento “Finca Qualificada. La forza del terroir nei grandi vini della Catalogna” era inserito nel calendario di Rome Wine Expo (2-4 marzo, Grand Hotel Palatino) organizzato da Riserva Grande.
I Vins de Finca Qualificada che ho degustato
Raïms de la immortalitat 2022 – Celler Torre del Veguer – DO Penedès
Avi Ton 2021 – Celler Eudald Massana – DO Penedès
Coma Blanca 2018 – Celler MAS D’EN GIL ~ D.O.Q. Priorat
Teixar 2019 – Celler Vinyes Domènech – DO Monsant
V d’O 2 2017- Celler Vinyes d’Olivardots – DO Empordà
Raïms de la immortalitat 2022 – Celler Torre del Veguer – DO Penedès – fascia di prezzo 25/30 euro
Siamo nel Penedès marittimo. La cantina è tutelata come monumento storico-artistico dalla Generalitat della Catalogna. Si tratta di una masseria storica fortificata dal grande fascino, stile chateau.
Le uve Xarel-lo e Xarel-lo vermell vengono da un vigneto del 1978. Queste varietà sono tradizionali del Penedès e danno ottimi risultati nella vinificazione in bianco e nella spumantizzazione.
Una curiosità: l’etichetta è un omaggio a Salvator Dalì, che era un amico di famiglia, e riproduce l’opera Raïms de la Immortalitat del 1970 (che dà anche il nome al vino).
La cantina si trova nella Valle Centrale del Penedès vicino al Monserrat.
Questo vino bianco è prodotto da uve Xarel-lo in purezza (questa è una delle tre uve principali utilizzate nella produzione dello spumante Cava insieme a Parellada e Macabeo).
Le uve provengono esclusivamente dal vigneto Avi Ton, piantato nel 1945 da Ton Massana, ottava generazione della famiglia della tenuta. È un vigneto di oltre 78 anni con produzione molto bassa e terreno calcareo.
Questo vino è un omaggio al padre dell’attuale proprietario.
La DOC Priorat è una delle più prestigiose regioni vinicole della Spagna. Si trova ad est di Tarragona, a 130 km da Barcellona e a pochi chilometri dal mare, seppure ben inserita in un contesto montano.
La tenuta Mas d‘en Gil è stata fondata nel 1867, dal 1998 è di proprietà della famiglia Rovira Carbonell con l’attuale quarta generazione di viticoltori.
Il vino Coma Blanca è “La Gran Dama”, il fiore all’occhiello del Mas d’en Gil. Un vino bianco da bere dopo i rossi. Complesso, con sfumature profonde e un finale persistente. Questo vino inizia a farsi interessante già al quarto anno.
Realizzato utilizzando due vigneti di Garnatxa Blanca (Grenache Bianca) e altri due piantati a Macabeu (Viura) prima del 1945 su uno dei terroir più eterogenei della tenuta. I vigneti sono circondati da pini e zone selvagge.
Teixar 2019 – Celler Vinyes Domènech – DO Monsant – Biodinamico – fascia prezzo 60/65 euro
Andiamo ora nei territori della DO Monsant, che circonda il Priorat ad anello. I vitigni tradizionali sono gli stessi, ma cambia il suolo. Qui troviamo poca ardesia e più granito.
Il nome della tenuta Teixarde Vinyes Domènech deriva da un luogo di Capçanes conosciuto come Font del Teixar, un’area di 3 ettari situata in un’area naturale protetta di grande bellezza e valore ecologico tra la Serra de Llaberia e el Montalt, a 400 m di altitudine, circondato da montagne con pinete e pianure mediterranee.
Questo vino è prodotto con il vitigno Grenache peloso in purezza.
Questo vino nasce dalle uve di un antico vigneto di Carignano allevato ad alberello e piantato nel lontano 1909 su terreno sabbioso chiamato “Hort d’en Riera”.
Il numero delle bottiglie che è possibile acquistare ogni anno è davvero esiguo: solo 1000. Questo vino, quindi, è davvero una rarità.
Si tratta di un vino da agricoltura biodinamica, che tra l’altro è anche vegano. In questo articolo ti spiego cosa sono i vini vegani e biovegan.
Ci ha colpito molto la storia di René Barbier, un uomo che ha creduto profondamente nel terroir del Priorat e ha investito tutto soldi e anima qui. Parliamo di viticoltura eroica e di bassissime rese.
Nato a Tarragona nel 1950, René è un discendente diretto di viticoltori francesi le cui origini possono essere fatte risalire al 1200. Ha trascorso la sua vita lavorando nel mondo del vino. Formatosi nelle più prestigiose scuole di vinificazione di Bordeaux, Borgogne e Limoux, ha lavorato anche in rinomate cantine come Moueix, che sono tra l’altro i creatori di Petrus.
Il Clos Mogador è un perfetto connubio tra le uve autoctone (le dominanti Garnacha e Cariñena) e le varietà internazionali (Syrah e Cabernet-Sauvignon) che hanno trovate in questo terroir la massima espressione.