Appuntamenti internazionali: annunciate le date di Wine Paris & Vinexpo Paris 2025, dal 10 al 12 febbraio a Parigi

Colpo d’occhio Wine Paris & Vinexpo Paris 2025

  • Date: 10-12 febbraio 2025
  • Dove: Paris Expo Porte de Versailles
  • Cosa trovi: lo scorso anno hanno partecipato 3.900 espositori da 50 paesi del mondo. E i numeri sono in continua crescita.
  • Informazioni: vinexposium.com

Wine Paris & Vinexpo Paris 2025

Annunciate le date di Wine Paris & Vinexpo Paris 2025, che si terrà sempre nel mese di febbraio dal 10 al 12 a Paris Expo Porte de Versailles. Partecipare significa avere uno spaccato interessante del mondo enologico mondiale, dal viticoltore boutique ai grandi brand internazionali. Inoltre, è il salone più importante del settore globale per wine and spirits. Infatti, nel 2020, Vinexpo, che organizza eventi internazionali dal 1981 (a cominciare dal famosissimo salone di Bordeaux), ha cambiato le date della kermesse parigina in modo che coincidessero con quelle di Wine Paris, iniziando a creare un punto focale per tutti i professionisti del settore. In attesa dei dettagli puoi leggere qui sotto cosa è successo nella scorsa edizione.

Photo credits: Philippe Labeguerie & Joanna Margan

Cosa è successo a Wine Paris & Vinexpo Paris 2024

Numeri da capogiro per Wine Paris & Vinexpo Paris che accoglierà quest’anno 3900 espositori da 50 paesi del mondo. La manifestazione si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2024 a Paris Expo Porte de Versailles. Si tratta dell’evento principale del gruppo Vinexposium e il primo grande incontro internazionale dell’anno dedicato ai professionisti del settore wine and spirits di tutto il mondo. E se vuoi essere sempre aggiornato, qui trovi gli eventi enogastronomici da non perdere nel 2023-2024.

Prezzi biglietti e date Wine Paris & Vinexpo Paris 2024

Dove: Parigi – Paris Expo Porte de Versailles.
Quando: da lunedì 12 a mercoledì 14 febbraio 2024.
Costo ingresso: dai 30 agli 80 euro, tutti i dettagli qui.
Accredito giornalisti: entro il 12 febbraio.

Perché partecipare

L’edizione 2024 segnerà una svolta nel storia di Wine Paris e Vinexpo Paris. Tutti i numeri sono in crescita: +72% di espositori internazionali e 50 paesi produttori presenti; +28% di spazio espositivo aggiuntivo per accogliere i 3.900 espositori; +25% di spazio nell’area Be Spirits progettata per superalcolici, bevande artigianali, no/low, birre e sidro e tutte le regioni francesi in una stessa area.

Focus sull’Italia

L’Italia occuperà il 40% di superficie in più e per la prima volta sarà ospitata in un intero padiglione. Tra i partecipanti ci sono l’ICE, il Consorzio Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Vini del Piemonte e il ritorno della prestigiosa Italian Signature Wines Academy, insieme alla presenza regionale della Sicilia, Puglia, Calabria, Avla Consorzio Vino Chianti Classico, Istituto Marchigiano di Tutela Vini, l’Enoteca Regionale Emila Romagna e il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Prosecco.

Ecco alcune cantine e consorzi italiani che saranno presenti

Consorzio di Tutela DOC delle Venezie

Il Consorzio di Tutela della Denominazione d’Origine delle Venezie riconferma con entusiasmo la sua partecipazione alla kermesse parigina. Il Pinot grigio delle Venezie DOC, caratterizzato da freschezza, versatilità e bassa gradazione alcolica, sposa perfettamente le scelte d’acquisto e le dinamiche di consumo delle nuove generazioni d’oltralpe.

Albino Armani

Albino Armani Viticoltori dal 1607 si presenta per la prima volta al pubblico francese di operatori, stampa ed appassionati presso il padiglione allestito dal Concours Mondial de Bruxelles, all’interno di una collettiva che raccoglie 45 produttori di vino e liquori premiati con le medaglie del 2023. Ed è proprio grazie all’assegnazione della Grande Médaille d’Or al Cuslanus Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2016, che Albino Armani si è guadagnato un posto in prima fila tra i banchi d’assaggio di questo spazio espositivo.

Umbria Top Wines

Era il 2020 quando Umbria Top Wines, la società cooperativa del vino umbro che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali e dei Consorzi di Tutela, partecipò a Wine Paris, in un contesto di livello internazionale insieme a 2.220 espositori da tutto il mondo. Il 2024 segna l’anno del ritorno alla grande fiera del vino francese. Protagoniste saranno cantine provenienti dai colli perugini, dal territorio di Montefalco, dal tuderte e da Amelia/San Gemini: ovvero, Bussoletti Leonardo, Cantine Briziarelli, Cesarini Sartori, Chiorri, Goretti, Moretti Omero, Tudernum.

Diesel Farm

Diesel Farm, la tenuta vitivinicola di Renzo Rosso, farà debuttare Celebrating 55 Blanc metodo classico Brut Nature annata 2019, una Cuvée di Chardonnay e Pinot nero. Protagonisti anche il Bianco di Rosso 2021, uno Chardonnay fresco, armonico ed elegante che esprime la ricchezza del suolo di Marostica. Passando ai rossi c’è il Merlot 2020, un vino vigoroso e avvolgente capace di esprimere l’eleganza e l’intensità del merlot in purezza: espressione massima delle dure rocce vulcaniche di basalto della sua terra d’origine. E poi Rosso di Rosso 2018, blend audace di Merlot e Cabernet Sauvignon che cattura l’essenza della cantina, combinando tradizione e modernità. Infine Icon 2017, l’edizione limitata del Rosso di Rosso, un simbolo dell’arte vinicola di Diesel Farm.

I paesi europei e mondiali presenti a Wine Paris & Vinexpo Paris 2024

Germania, Slovenia, Libano e Sud Africa raddoppieranno la loro superficie espositiva. Per il Sud Africa ci saranno Meerendal e, per la prima volta, Uniwines, Overhex Wines International, Vini Ayama – Slent Farms, Vini Bruce Jack, Vini Germanier e Waterkloof. E poi nomi eccellenti dall’Australia con Treasury Wine Estates (Penfolds) e, per la prima volta, Wine Australia for Australia. Gli USA saranno presenti con California, New York e Oregon. Anche il Sud America sarà a Parigi con Bodega Garzón, una delle più grandi cantine tradizionali dell’Uruguay e della Valle di Casablanca che rappresenta il Cile. La Spagna, il terzo paese espositore della fiera, ospiterà numerose bodegas oltre alla cantine prestigiose appartenenti a Primum Familiae Vini, Junta de Castilla y León, Gil Family Estates, Very Fine Vinos. Il Portogallo sarà rappresentato, tra gli altri, dalla Comissão Vitivinícola Regional da Península de Setúbal (CVRPS).

New entry internazionali

Il Nuovo Mondo sarà rappresentato, in modo più ampio, con la prima partecipazione della Nuova Zelanda. Ci sarà il debutto della Virginia (USA)  e, per la prima volta, la regione di Murcia (Spagna).

Be Spirits, lo spazio di riferimento per tequila, vodka, birra, liquori e molto altro

Be Spirits presenterà 25 tipi di bevande alcoliche: tequila, umeshu, vermut, vodka, whisky, malto, mezcal, pastis, Prosecco, rum, rum infuso, sakè, bevande all’anice, aperitivi, Armagnac, birra, brandy, Calvados, infusi Calvados, sidro, Cognac, creme di liquori, brandy, gin, liquori… Tanti i paesi produttori presenti: dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Italia al Regno Unito e poi Messico, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Singapore, Canada, Slovacchia e altro ancora. E infine, l’Infinite Bar metterà in mostra la creatività dei barman provenienti da 20 bar che condivideranno una barra lunga 40 metri. Saranno invitati a partecipare, come guest star, tre baristi provenienti da Londra, Barcellona e Madrid.

Nuove categorie a Be Spirits

Il 2024 vedrà l’inserimento di nuove categorie nell’area Be Spirits con l’arrivo di birre e sidri, inoltre tanta attenzione alle alternative analcoliche e a basso contenuto di alcol (no/basso).

Saranno presenti tutte le regioni francesi

Accanto ai viticoltori indipendenti e ai grandi attori, la fiera offre anche un’opportunità per incontrare top brand e nuovi espositori. A partire dalle maison di Champagne con nuovi partecipanti come il gruppo Vranken Pommery, Champagne Perrier-Jouët (gruppo Pernod Ricard), Champagne Henriot e Champagne Tsarine. Ma anche il ritorno del gruppo Bollinger e dell’EPI (Champagnes Charles e Piper-Heidsieck).

Le altre regioni francesi

  • Tra questi figurano l’Alsazia con il debutto di Wolfberger;
  • Beaujolais con Georges Duboeuf, Maison Jean Loron e Château la Chaize;
  • Bordeaux con una più ampia partecipazione dell’Union des Syndicats Saint-Emilion-Pomerol- Fronsac e i viticoltori biologici della Nouvelle Aquitaine;
  • Borgogna con Delaunay, Vins & Domaines, Louis Latour, Albert Bichot, Boisset, la Chablisienne e Domaine Faiveley;
  • Linguadoca-Rossiglione e La Provenza con Château Puech Haut, Wines & Brands, négociant che lavora con chef come Michel Sarran e Justine Piluso, Château Sainte Marguerite, Château Minuty, il gruppo Advini e Gérard Bertrand, che rafforzerà la sua presenza con la Cote des Roses;
  • la Loira con Maison Pascal Jolivet, Domaine Ampelidae;
  • Per non parlare dell’aumento delle presenze nel 2024 di Inter Rhône, E. Guigal, Château la Nerthe (Châteauneuf-du-Pape) e il ritorno di Cellier des Dauphins per la valle del Rodano.

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