Il vino biologico del sito archeologico fenicio meglio conservato al mondo è Grillo Mozia della cantina Tasca d’Almerita, prodotto con il vitigno autoctono Grillo.
Mozia è una piccolissima isola siciliana con un vigneto assolutamento unico. Il primo impianto di inizio Ottocento, quando gli Inglesi, giunti a Marsala, ne intuirono le potenzialità.
Il vigneto è allevato ad alberello, in conduzione biologica, non irriguo. L’uva viene vendemmiata in cassette, trasferita sulla terraferma su barche a fondo piatto e trasferita nella Tenuta Regaleali su camion termocondizionati per preservarne l’integrità aromatica dell’uva.
Il Grillo di Mozia è un vino dal colore giallo con note verdoline, profumi di ginestra, citronella, anice, speziatura di pepe bianco. Fresco e con un piacevole finale salino. Perfetto con le portate della cucina di mare, è ottimo con gli spaghetti allo scoglio. Robert Parker, uno dei critici americani più conosciuti e influenti nel mondo del vino, ha assegnato al Grillo un punteggio tra 90-95, definendolo un “vino eccellente”
L’isola offre l’incantevole possibilità di scovare i profumi e i sapori delle erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea, adattata e quasi scolpita dalle particolari condizioni dell’isola. Sulla terraferma il primo impatto è col sale, che abbaglia e profuma tutto l’ambiente. Il pesce è il vero protagonista della cucina locale, con il cous cous, basato su specie marine che difficilmente potrete trovare nelle altre pescherie in giro per l’Italia. Si scopre così, con questo piatto, la straordinaria varietà dei “sapori del mare” di questo tratto di Mediterraneo.