La viticoltura eroica della Liguria, Sardegna e Campania entra nel registro nazionale dei paesaggi rurali

Il Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali del ministero dell’agricoltura (Masaf) si arricchisce di quattro nuove iscrizioni e arriva a comprendere 36 tipicità della tradizione rurale italiana. Sono tre paesaggi rurali e una pratica agricola tradizionale: i vigneti eroici di Meana Sardo; il paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre; la vite ‘a raggiera’ del Taburno e i sistemi agro-silvo-pastorali del Marghine-Goceano e oliveti terrazzati e pascoli arborati nei territori di Bolotana, Illorai e Lei. 

Valorizzare e tutelare il paesaggio rurale e le sue tradizioni agricole

Il Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali istituito presso il Masaf ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare il paesaggio rurale e le sue tradizioni agricole, nonché il patrimonio agroalimentare espressione di questi territori. Le candidature, presentate dagli enti territoriali, vengono vagliate dall’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, che ha il compito di identificare e catalogare i paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, insieme alle pratiche e alle conoscenze correlate. (www.reterurale.it)

Vigneti eroici di Meana Sardo

L’area ricade nel territorio comunale di Meana Sardo, piccolo centro rurale al limite sud-occidentale della provincia di Nuoro, dove si evidenzia la persistenza di un modello conservativo di viticoltura ad uva da vino, basato sull’allevamento ad alberello sardo di vitigni locali a bacca rossa. Il terroir locale si caratterizza per l’elevata resilienza dell’allevamento ad alberello ancorché sempre di più si stia sviluppando il ricorso a basse spalliere. L’elevata altimetria, con la localizzazione del comprensorio viticolo a una quota sempre superiore ai 500 m s.l.m., con punte di 765 m s.l.m., ne consente l’inquadramento nell’ambito dei “Vigneti eroici”.

Meana Sardo. (www.cantinameana.it)

Paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre

L’area ricade nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il sito è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, in quanto paesaggio culturale unico al mondo in virtù dei suoi terrazzamenti che degradano dalle colline verso il mare. Il paesaggio terrazzato ha una forte valenza storica, con ritrovamenti che testimoniano il ricorso a tali tecniche costruttive fin dai primi insediamenti romani. La significatività è definita sia con riferimento alle caratteristiche del mosaico paesaggistico sia per la presenza di ordinamenti colturali tradizionali sia per le sistemazioni idraulico-agrarie evidentemente leggibili sul territorio e riconoscibili.

Paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre

Vite a raggiera del Taburno

Fin dal I secolo a.C. ve ne è cenno nei manuali agricoli e spesso nelle storie di Plino Il Vecchio vi si fa riferimento. A Pompei, inoltre, è stato riportato alla luce un dipinto di viticoltori che coltivavano a raggiera. In età romana la pratica era diffusa su quasi tutti i versanti del Taburno e sulle superfici collinari alle pendici dei principali massicci e catene montuose che delimitavano l’ager Campanus (province di Napoli e Caserta) in direzione del Latium e del Samnium, con l’aggiunta del Vesuvio dove era in alternanza con la pergola. La pratica continua ad essere attuale e a svolgere un preciso significato culturale per la comunità di Solopaca.

Vite a raggiera del Taburno

Sistemi agro-silvo-pastorali del Marghine-Goceano e oliveti terrazzati e pascoli arborati nei territori di Bolotana Illorai e Lei

L’area costituisce una fascia di transizione tra le province di Nuoro (i comuni di Bolotana e Lei) e Sassari (comune di Illorai). Il processo evolutivo che ha interessato il territorio ha modificato, ma non cancellato, i tradizionali modelli agricoli, legati alle peculiari condizioni locali, sia ambientali che storico-culturali, conservando il sistema di campi chiusi peri-urbani (Hortus) e i pascoli arborati della tradizionale Agroforestry, in particolare i sistemi della Livestock Agroforestry. Nei 1.916 ettari perimetrati dell’area, vi è un sistema di oliveti terrazzati con muretti di  pietra a secco che verso valle lascia spazio a estesi pascoli arborati.

Colline terrazzate bolotanesi. Bolotana, Nuoro