Ho pensato a questo articolo come una guida sintetica e intuitiva con le informazioni utili per capire in quale ordine si servono i vini in una cena che ne preveda più di uno. In termini tecnici si chiama successione dei vini a tavola. Inoltre, cliccando sul tag Consigli pratici alla fine dell’articolo trovi alcuni suggerimenti che puoi provare da subito per godere al massimo di un buon calice di vino. Ad esempio, come servirlo alla giusta temperatura oppure come orientarsi nella vasta scelta oggi a disposizioni di tutti noi.
Le 10 regole d’oro
- Gradazione alcolica – Sicuramente la più rinomata è l’indicazione di servire i vini con una gradazione crescente.
- Struttura – I vini leggeri dovrebbero essere serviti prima di quelli più strutturati.
- Temperatura di servizio – I vini freddi dovrebbero essere serviti prima di quelli a temperatura ambiente.
- Colore – I vini bianchi secchi dovrebbero essere serviti prima dei rossi, anche se esistono eccezioni in funzione dell’abbinamento proposto con il cibo.
- Evoluzione – Si dovrebbero servire i vini al massimo della loro potenzialità evolutiva e nella loro migliore stagione climatica.
- Abbinamento con il cibo – Ad ogni piatto dovrebbe essere abbinato un vino specifico. Quindi, se si dispone di pochi vini sarebbe meglio servire pochi piatti ma con match ben studiati. Naturalmente, il pragmatismo ci porta ad usare uno stesso vino con più portate…
- Cosa bere tra un vino e l’altro – Il consiglio è di separare la degustazione di ogni tipo di vino con un sorso d’acqua.
- Importanza – I vini dovrebbero essere tutti di un livello di qualità o in gergo “rango” abbastanza simile. Si dovrebbe evitare di servire un solo grande vino durante una singola occasione, facendolo precedere e seguire da vini di livello molto inferiore.
- Attenzione alla selvaggina – La regola vuole che nessun grande vino liquoroso bianco o rosso possa essere servito con la selvaggina. Il motivo? Gli zuccheri residui renderebbero sgradevole il sapore selvatico della carne.
- Da non fare mai – Servire un grande vino rosso abbinato a pesci, molluschi o crostacei. Si può optare per rossi leggeri e poco tannici nel caso di piatti con cotture elaborate e che prevedono l’uso del pomodoro.
Da tenere a mente
Seppur codificate già nel 1967 da Raymond Dumay nel suo libro Guide du Vin e poi riprese dalla scuola italiana, le 10 regole d’oro hanno un valore orientativo. Bisogna considerarle come una importante guida generale ma non un dogma.