Epokale, il Gewurztraminer che riposa sette anni in miniera

Dopo i vini degli abissi marini, e quelli delle vette più alte d’Europa, arriva ora il nettare delle viscere della terra. Si tratta di Epokale, la nuova creazione di Cantina Tramin. La particolarità di questo Gewürztraminer è che affina sette anni nella miniera altoatesina di Monteneve, in Val Ridanna. Solo 1200 bottiglie per la prima annata in vendita: la 2009. Il prezzo? Dai 70 agli 80 euro, per i pochi fortunati che riusciranno ad aggiudicarsi una bottiglia. Inoltre, con un punteggio di 100/100, è il primo vino bianco italiano ad aver ottenuto il massimo della valutazione possibile, per la prestigiosa guida americana Robert Parker Wine Advocate.

Epokale 2009

La secolare Cantina Tramin è riconosciuta come la casa del Gewürztraminer. Quindi, chi meglio della cooperativa guidata da Willi Stürz – miglior enologo d’Italia 2004 per la guida Vini d’Italia – poteva andare alla ricerca di un vino d’eccellenza che si rifacesse alla tradizione? Tre i capisaldi del nuovo nato: esplorazione del potenziale di longevità del vitigno, 2) ritorno al passato con un residuo zuccherino ben percepibile e 3) invecchiamento in miniera. Risultato? Un bianco da bere anche tra 20 anni.

L’affinamento è sicuramente uno degli elementi che più accende la curiosità. Il vino, infatti, viene trasferito ad oltre 2000 metri di quota all’interno di una miniera dismessa di metalli preziosi (argento, galena e zinco), oggi sede del Museo Provinciale delle Miniere. Qui viene lasciato maturare al buio, a 4 chilometri dall’imbocco della galleria e ad una profondità di quasi 450 metri sotto la montagna.

Dopo 7 anni al buio viene riportato alla luce

Epokale Gewürztraminer Spätlese è una DOC Alto Adige con un quadro olfattivo complesso e intrigante. Al naso apre con note varietali di rose, lavanda, anguria e frutta esotica matura, come mango, maracuja, litchi che si arricchiscono in successione di sentori balsamici e speziati di salvia, chiodi di garofano, zenzero, zafferano, cannella e noce moscata. In bocca, è strutturato, potente ed elegante.  Il sorso è profondo, grazie alla mineralità, bilanciata da succosità e speziatura. Il generoso residuo zuccherino è bilanciato da una vivace freschezza.

Passiamo ora alla parte pratica: l’abbinamento gastronomico. Il consiglio è di provarlo con i classici dessert alpini, come lo strudel di mele, la torta di prugne, il Milchmuß o il Kaiserschmarrn: dolci mai stucchevoli, accomunati da una nota di freschezza. Interessante anche l’accoppiata con i piatti salati, in particolare preparati con componenti speziate e dolci, come il Cervo con spezie alpine, pera e marmellata di mirtillo rosso. Si accompagna a formaggi cremosi a crosta lavata, come Romadur, Appenzeller o Taleggio.

Per sviluppare la sua massima espressione, Epokale matura poi al buio per sette anni nella miniera di Ridanna Monteneve, a oltre 2.000 metri di altitudine