I vini senz’alcol o a basso tenore alcolico si potranno produrre anche in Italia. Presentato il decreto

I vinu senz’alcol o a basso tenore alcolico si potranno produrre anche in Italia. Presentato il decreto

Il vino senz’alcol o a basso tenore alcolico si potrà produrre anche in Italia così come definito con la bozza di decreto presentata dal Ministero dell’Agricoltura a tutta la filiera del vino. Trovato un compromesso. La dealcolizzazione non sarà consentita ai prodotti Dop e Igp. I vini dealcolati sono già una realtà nei principali competitors Ue, Spagna e Francia. Anzi in Francia sono stati autorizzati anche per le Aoc, ovvero per le denominazioni d’origine. In Italia continueranno a essere vietate nelle aree Doc ma si potranno realizzare e potranno riportare in etichetta la dicitura “vino dealcolizzato”.

Regole rigorose a tutela della filiera del vino

Dalla riunione è emersa la volontà di consentire la produzione di vino dealcolizzato, adottando regole rigorose a tutela della filiera del vino, rispettose dell’ambiente e volte a garantire la qualità e l’autenticità del prodotto. Tale scelta mira a rispondere alle nuove esigenze mantenendo al contempo l’eccellenza e la tradizione del settore vitivinicolo italiano.

Tra i principali elementi del provvedimento:

  • Divieto di dealcolazione per i vini a denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp)
  • Il processo produttivo dovrà avvenire in strutture dedicate, fisicamente separate da quelle utilizzate per la produzione vitivinicola, con registri digitalizzati e licenze autorizzative.
  • Obbligatoria l’etichettatura del prodotto attraverso la dicitura ‘dealcolizzato’ o ‘parzialmente dealcolizzato’.

Come si ottiene il vino dealcolato

In Italia, perché un prodotto possa essere chiamato ‘vino’ deve presentare una gradazione alcolica di almeno il 9%, salvo alcune eccezioni legate a denominazioni particolari. Il vino dealcolato, o per meglio dire dealcolizzato, come definito secondo la Direttiva Europea 2021/2117, ha un tasso di alcol non superiore a 0,5% vol., mentre il “vino parzialmente dealcolizzato” ha un tasso alcolometrico compreso tra 0.5% e 9%. È proprio la direttiva UE a stabilire regole e standard per la produzione e la commercializzazione di vini dealcolati nell’Unione Europea. Queste norme sono volte a tutelare i consumatori grazie a standard produttivi sicuri e trasparenti, e ad etichette chiare che permettano alle persone di sapere cosa stanno acquistando e consumando. Il vino dealcolato, che può essere totalmente o parzialmente analcolico, si ottiene a partire da un vino reale ed i metodi più comuni per togliere l’alcol sono la distillazione sottovuoto e l’osmosi inversa. (fonte: www.fondazioneveronesi.it)

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