La vite centenaria a piede franco: cos’è e perché è rara

Se vuoi scoprire dei vini speciali, perché non provare con quelli a “piede franco”? In questo articolo troverai la definizione di piede franco, alcuni dei vitigni presenti in Italia e un’introduzione a questo tipo di viticoltura. E siccome oltre alla teoria a noi piace anche la pratica, abbiamo inserito anche alcune etichette da degustare da tutta Italia prodotte con i vitigni Nerello Mascalese in Sicilia, Carignano in Sardegna, Nebbiolo in Piemonte, Fiano in Campania ed Enantio in Veneto.

Cosa sono le viti a piede franco

Piede franco o franco di piede si usa per definire quelle viti non innestate, nelle quali le radici e il fusto sono di un’unica pianta. Sembra molto tecnico, ma c’è una storia interessante alle spalle che renderà il concetto molto semplice. Oggi i vitigni a piede franco sono presenti in numero limitato sul territorio europeo. Di solito si tratta di esemplari centenari sopravvissuti ad un afide chiamato fillossera (per questo si può usare anche la definizione di vitigni prefillossera come sinonimo) o di piante giovani che non hanno la necessità di essere innestate per particolari caratteristiche del suolo: come nel caso dei terreni sabbiosi e vulcanici.

Sicilia, Randazzo. Le viti a piede franco nella contrada di Calderara Sottana della Tenuta Delle Terre Nere, un vigneto di circa quattro ettari in cui ci sono due particelle che sono sopravvissute alla fillossera di circa 130-140 anni. Da queste viti viene prodotto il Prephylloxera Etna Rosso DOC

La viticoltura europea a piede franco rischiava l’estinzione. L’innesto l’ha salvata

Quando si parla di vite a piede franco non ci si riferisce esclusivamente ad un particolar tipo di pianta. Ma ad un fenomeno che ha cambiato per sempre il volto della viticoltura mondiale. Oggi è raro trovare esemplari di vite a piede franco. Ma non era così nell’Ottocento: secolo che ha segnato un cambiamento epocale nel settore del vino. In quel periodo, infatti, venne introdotto in Europa in modo accidentale (con l’importazione di viti infette) un insetto originario dell’America settentrionale, chiamato fillossera, che portò alla distruzione quasi totale dei vigneti. Per salvare la viticoltura europea, che rischiava l’estinzione, venne concepita l’idea dell’innesto della vite europea (parte superiore) su vite americana (parte inferiore più resistente all’attacco del parassita).

In Veneto nell’azienda agricola Roeno è ancora possibile trovare viti a piede franco sopravvissute alla Fillossera: due appezzamenti sono interamente di vitigni franco di piede le cui uve sono state utilizzate per creare l’edizione limitata di Enantio Riserva Terradeiforti DOC (nella foto il vigneto Enantio)
Tra la provincia di Verona e quella di Trento in località Belluno Veronese si trova l’azienda agricola Roeno dove è ancora possibile trovare viti a piede franco sopravvissute alla fillossera: due appezzamenti sono interamente di vitigni franchi di piede le cui uve sono state utilizzate per creare l’edizione limitata di Enantio Riserva Terradeiforti DOC (nella foto il vigneto Enantio)

Dove posso trovare ancora viti di questo tipo?

Vini da viti a piede franco sono prodotti nelle aree di Ravenna e Forlì con il vitigno Fortana (DOC Bosco Eliceo) o in Sardegna come nel caso della Malvasia di Bosa, della Vernaccia di Oristano e del Cannonau (puoi leggere anche Guida gastronomica della Sardegna. Alla scoperta dei vini tipici). Anche l’altitudine è un fattore che influenza la presenza di fillossera: per questo anche in Valle d’Aosta esistono vigneti non innestati, in particolare di Prié Blanc dal quale si ottiene il Blanc de Morgex. Anche i suoli vulcanici etnei permettono di ottenere grandi rossi da vitigni autoctoni non innestati, come il Nerello Mascalese. Inoltre, dal 2005 l’associazione l’Alto Tronto ha recuperato una cultivar di Pecorino. Esistono, poi, pochissimi paesi al mondo dove le viti sono coltivate esclusivamente a piede franco come il Cile e le Canarie (se sei un enoturista potrebbe interessarti la nostra Guida a Tenerife: cosa mangiare, quali vini bere e attrazioni da non perdere).

In Italia abbiamo un unicum mondiale: il Carignano a piede franco su sabbia marina

Il Carignano a piede franco di Sant’Antioco, coltivato su sabbia marina è un unicum mondiale ed è espressione della viticoltura eroica delle isole minori. Per tutelarlo è nata nel 2021 la prima Comunità Slow Food in Sardegna. Qui ti consigliamo due etichette che hanno ricevuto il massimo riconoscimento al Mondial des Vins Extrêmes: l’unico concorso enologico internazionale specificamente dedicato ai vini eroici. Si tratta del Carignano del Sulcis DOC Riserva Santomoro 2019 di Vigne Bentesali e il Carignano del Sulcis DOC Riserva Is Arenas 2019 delle cantine Sardus Pater.

5 vini speciali ricavati da rari e antichi vigneti a piede franco

  • Sicilia – Prephylloxera Etna Rosso della Tenuta delle Terre Nere (fascia di prezzo 120 euro)
  • Sicilia – Prepillossera Etna Rosso del Palmento Costanzo (fascia di prezzo 90 euro). Lo abbiamo degustato alla presentazione della Guida Vinibuoni d’Italia 2023.
  • Piemonte – Barolo Pié Franco della Cantina Dott. G. Cappellano (a partire da 300 euro)
  • Campania – Campania Fiano IGT JQN 203 Piante a Lapio della cantina Joaquin (fascia di prezzo 80 euro)
  • Veneto – Enantio Riserva Terradeiforti DOC della cantina Roeno (fascia di prezzo 40 euro)
  • Emilia Romagna – Le Ghiarelle Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP della cantina Podere Fiorini